Padova. «Basta degrado». E i residenti chiamano le guardie armate

Padova. «Basta degrado». E i residenti chiamano le guardie armate
PADOVA - Il modello piazza De Gasperi, la sicurezza 2.0 targata guardie giurate, non solo prosegue, ma espande il suo raggio d’azione anche su piazza Mazzini. I...

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PADOVA - Il modello piazza De Gasperi, la sicurezza 2.0 targata guardie giurate, non solo prosegue, ma espande il suo raggio d’azione anche su piazza Mazzini. I residenti, esasperati dalla costante e massiccia presenza di spacciatori e accattoni sotto le loro abitazioni, hanno chiesto aiuto a chi, grazie ai vigilanti di Sicuritalia, ha sconfitto il degrado e la microcriminalità. «I residenti di piazza Mazzini vogliono unirsi al nostro progetto e noi abbiamo acconsentito», ha dichiarato l’ingegnere Massimo Pupa, fautore dell’iniziativa e tra i portavoce del Comitato De Gasperi. E così, al massimo entro la fine dell’anno, la sicurezza privata vigilerà anche su piazza Mazzini.

 
IL SISTEMA
A partire dallo scorso gennaio i vigilanti di Sicuritalia pattugliano piazza De Gasperi e le strade limitrofe tutti i giorni dalle 10 alle 16 e dalle 19 alle 2 di notte così fino al 31 dicembre. Il costo del servizio per famiglia, i nuclei che hanno aderito sono circa 900 per oltre duemila persone, è di 10 euro al mese Iva inclusa. In sostanza 33 centesimi al giorno. Le guardie durante il giorno controllano le vie a piedi, mentre di notte con una macchina. Tra chi ha aderito c’è anche Banca Etica, che versa un mensile di 500 euro. «Il nostro modello - ha spiegato Pupa - ha funzionato alla grande. L’area è stata ripulita dagli spacciatori e adesso viviamo tutti più tranquilli. Il rapporto con Sicuritalia proseguirà anche per il 2020, anche se abbiamo deciso di ridurre la presenza delle guardie giurate per sole quattro ore al giorno e di notte». E l’iniziativa ha così tanto funzionato che, al di là di viale Codalunga, i dirimpettai di piazza Mazzini hanno deciso di affidarsi anche loro alla sicurezza privata. «I residenti di piazza Mazzini - ha proseguito l’ingegnere - ci hanno chiesto di partecipare al nostro progetto e noi abbiamo accettato. In sostanza i vigilanti di Sicuritalia allargheranno il loro raggio d’azione, con l’obiettivo di allontanare anche da piazza Mazzini spacciatori e accattoni. Ci spingeremo poi fino ai confini dello scalo ferroviario, ma non di più».
L’OSTACOLO
L’iniziativa, fin dal suo esordio, non è mai piaciuta al questore Paolo Fassari, che ha sottolineato a più riprese come l’ordine e la sicurezza pubblica siano un compito della polizia, chiedendo alla Prefettura di bloccare il servizio fornito dalle guardie private. «Al questore - ha detto Pupa - non siamo mai andati a genio. È arrivato a diffidare due vigilanti, ma questa polemica la reputo sterile e vorrei accantonarla. Noi abbiamo un ottimo rapporto con i carabinieri, la polizia locale e anche con gli agenti della polizia di Stato. Rispettiamo le regole d’ingaggio e quando ci sono problemi chiamiamo le forze dell’ordine. Insomma, - ha precisato - il nostro modello funziona e noi proseguiamo per la nostra strada».
I RINFORZI

Ma la sicurezza per i residenti di piazza De Gasperi, non passa solo per il servizio di Sicuritalia. Il Comitato, dopo una serie di incontri, ha trovato l’accordo con il consigliere comunale Luigi Tarzia presidente della commissione sicurezza per aderire al “controllo di vicinato”. «Se è vero che abbiamo allontanato gli spacciatori - ha terminato Pupa - è altrettanto vero che il nostro rione vede la costante presenza di accattoni, senza tetto e nomadi. E il Comitato ha deciso che partecipare al controllo di vicinato, può essere un’arma in più per risolvere anche questo problema». 
Marco Aldighieri Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino