Degrado a Padova: i camper dei nomadi sulle aiuole per non pagare il parcheggio e tossici che si drogano dietro le auto

Le telecamere hanno immortalato un camper salire su un'aiuola per aggirare le sbarre

PADOVA - I residenti di via Carducci, laterale di Prato della Valle, attraverso una serie di foto e di video hanno denunciato l'invasione di famiglie nomadi sulla loro strada....

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PADOVA - I residenti di via Carducci, laterale di Prato della Valle, attraverso una serie di foto e di video hanno denunciato l'invasione di famiglie nomadi sulla loro strada. E, sempre utilizzando le immagini, prosegue anche la protesta degli abitanti di piazza De Gasperi: tossicodipendenti al riparo dietro alle auto per iniettarsi la droga e senzatetto sotto i portici diventati il loro giaciglio per la notte.

In Prato della Valle

Decine di foto hanno immortalato su via Carducci la presenza di cartacce, lattine e cibo abbandonato sulla via. Ma a stupire, in negativo, è un filmato di una telecamera della videosorveglianza puntata sul posteggio a pagamento di piazza Rabin.
L'occhio elettronico ha registrato un camper posteggiato di colore bianco, di proprietà di una famiglia nomade, salire su un'aiuola, con un po' di difficoltà, e lasciare il parcheggio senza pagare la tariffa giornaliera. La tecnica per aggirare le sbarre, sarebbe stata utilizzata in più di una occasione sempre da alcuni nomadi.

In piazza De Gasperi

Una decina di giorni fa residenti e lavoratori di quest'area del centro storico, grazie a una serie di video girati dalle finestre delle loro abitazioni e dei loro uffici, hanno denunciato lo stato di abbandono in cui versa la zona. «Ma le nostre segnalazioni - ha dichiarato l'avvocato Oscar Ugo, con casa e studio in piazza De Gasperi - non hanno sortito alcun effetto. Abbiamo visto, un giorno, una camionetta della polizia municipale e basta».
E così la protesta attraverso le immagini, a documentare la difficoltà di vivere e lavorare in questo angolo di centro, è proseguita. Il legale ha di nuovo filmato un giovane tossicodipendente, nascondersi dietro a un paio di auto per iniettarsi la droga tutto alla luce del sole. L'ingegnere Massimo Pupa, portavoce del Comitato De Gasperi, ha ancora fotografato senzatetto dormire sotto i portici e mucchi di siringhe nelle aiuole.


«Nel parcheggio interrato - ha raccontato l'avvocato Ugo - trovano rifugio i tossicodipendenti. Andare a posteggiare la macchina diventa un momento di tensione. Si iniettano le dosi anche alle 4 del pomeriggio. Vivere e lavorare diventa difficile. E ogni giorno, documentando con video e foto, assisto sempre alle stesse dinamiche. Il Comune afferma - ha proseguito il legale - che si tratta solo di una percezione di insicurezza. Strano, perchè ho fotografato un uomo in bicicletta uscire dal posto di lavoro con la catena in mano: a fianco nascosto tra le auto c'era un tossicodipendente». Nel 2019 i residenti hanno dato vita alla sicurezza 2.0, ingaggiando un'agenzia di guardie private per vigilare sull'area. «Per questa iniziativa - ha dichiarato l'ingegnere - abbiamo subito critiche da parte di tutti: Questore, Prefetto e Sindaco ma abbiamo vinto la battaglia, visto che il degrado in tre anni è sparito, lo spaccio si è spostato e i residenti hanno goduto di una giusta tranquillità». Ma adesso che il servizio è terminato tutto sembra essere tornato come prima. «Sotto casa - ha terminato Pupa - ho fotografato tra le aiuole decine di siringhe».

 

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Il Gazzettino