PORDENONE - Infiltrazioni che causano la formazione di stalattiti che pendono dal soffitto del parcheggio al piano interrato. Scritte volgari, offese al sindaco Alessandro Ciriani...
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I NODI
Il Bronx non gode di ottima salute, e dirlo è un eufemismo. Ospita la sede di numerose società partecipate, associazioni di categoria, uffici dell’Azienda sanitaria, l’Inps e l’Inail. Oltre ai tanti parcheggi utilizzati dai lavoratori che hanno il centro come loro punto di riferimento. Ma in attesa di una generale riqualificazione ancora lontana, è lo stato attuale della manutenzione a preoccupare. La mappa del degrado che interessa il Bronx è in realtà una cartina piena di bollini rossi. Lo si nota già percorrendo la prima discesa che da Borgo Sant’Antonio porta al parcheggio sotterraneo. Le scritte sui muri non si contano, e visti i personaggi presi di mira (c’è anche l’ex presidente della Repubblica Napolitano), pare siano lì da molto tempo. Ad essere notevolmente peggiorato nel corso dei mesi e degli anni è l’asfalto, oggi in condizioni pessime. L’intero percorso che circumnaviga i palazzi del centro direzionale è costellato da buche - anche profonde - e dalle grinze che rendono il “viaggio” un collage di sobbalzi. Alcune spaccature dell’asfalto si sono allargate con la pioggia e oggi sono profonde diversi centimetri. Lungo il percorso che porta al margine del parco Querini, poi, la situazione peggiora.
SPORCIZIA
Una delle poche aree verdi del Bronx si trova sul lato destro di una delle strade che portano all’uscita del complesso. Al suo interno si trova di tutto: cartoni lasciati a terra, bottiglie e lattine vuote, spazzatura. Un problema, quello della sporcizia, che si fa sentire anche in prossimità dei cassonetti utilizzati da associazioni ed enti. Da quando è cambiata la raccolta del secco, la cui cadenza è diventata quindicinale, si notano sempre più spesso accumuli che vanno oltre l’area di pertinenza dei cassonetti. ma è l’intero Bronx a presentare un panorama fatto di plastica, lattine e sacchetti sparsi qua e là.
C’è anche il nodo della struttura stessa: in piazzetta del Portello, ad esempio, uno dei piloni dell’edificio che ospita anche la sede dell’Inail, mostra parte dell’armatura in acciaio “nuda”, perché la copertura è completamente scrostata. Anche la pavimentazione della piazzetta stessa è sconnessa e rovinata, con alcuni passaggi pericolosi per i ciclisti e i pedoni. Lasciato ormai alle spalle il periodo dei bivacchi di massa e del pericolo notturno, ora l’urgenza è un’altra: dare al Bronx almeno la parvenza di un luogo accogliente per chi deve trascorrervi più di otto ore al giorno da dedicare al lavoro. E soprattutto a chi di Pordenone vede come prima cosa il suo centro direzionale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino