Cento defibrillatori in provincia ma nessuno sa bene dove siano

Un defibrillatore in usao al 118
PORDENONE - Una catena umana del pronto intervento può salvare una vita. La conoscenza delle norme base del pronto soccorso aumenta il tasso di sopravvivenza agli arresti...

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PORDENONE - Una catena umana del pronto intervento può salvare una vita. La conoscenza delle norme base del pronto soccorso aumenta il tasso di sopravvivenza agli arresti cardiaci da meno del 10% al 75% e con buoni livelli di recupero neurologico per il paziente.


Tutto questo se l'intervento viene attivato tempestivamente, se viene avviata precocemente la rianimazione e se si ricorre ai defibrillatori.

Ma per salvare le vite i defibrillatori devono essere utilizzati: «Ci sono circa un centinaio di defibrillatori in provincia - spiega Vincenzo Mione, primario della Rianimazione di Pordenone e responsabile del 118 - ma nemmeno noi sappiamo dove siano, chi li sappia gestire, se ci sia manutenzione».

In alcuni casi sono conservati nei cassetti, in altri casi «si pensa sbagliando che possano essere sostitutivi del 118 come ci siamo sentiti dire in un'azienda».



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Il Gazzettino