TREVISO - In oltre 3.500, ieri pomeriggio, hanno attraversato a piedi il centro di Treviso. Ha battuto ogni record la prima edizione di Camminare per la vita, la passeggiata...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nonostante tutto, ragazzini e adulti fanno la fila per un selfie con lui: «L'affetto della gente rimane e questo mi dà grande soddisfazione», dice. È la sua prima volta a Treviso: «Avevo già partecipato ad una manifestazione di Sciare per la vita (la onlus fondata dalla Compagnoni, ndr) e ho apprezzato molto che Deborah mi abbia invitato». Confuso tra la folla, si mette in marcia insieme alla compagna Kathrin, spingendo il passeggino con la figlia di pochi mesi. Accetta di tornare sulla questione doping: fin da subito Schwazer e i suoi legali hanno sostenuto che i campioni siano stati manipolati per incastrarlo. «Stiamo combattendo per ricevere tutte le urine del presunto controllo positivo -ribadisce- A breve dovrebbe esserci un verdetto del giudice tedesco, perchè c'è stata una richiesta del giudice italiano di integrare la prima sentenza, dove, in pratica, ce ne consegnavano solo una parte. Ma una piccola quantità di urina già dopata in precedenza, può essere stata inserita nella mia facendola risultare positiva. Per questo è fondamentale avere l'intero campione». Difficilmente potrà tornare all'agonismo, ma Alex vuole andare fino in fondo: «Ora non c'è più l'urgenza di andare alle Olimpiadi come un anno fa, ma voglio dimostrare la mia innocenza».
Il Gazzettino