Zaia: «La nostra agricoltura non può sopportare i dazi degli Stati Uniti»

Zaia: «La nostra agricoltura non può sopportare i dazi degli Stati Uniti»
VENEZIA - «Purtroppo sembra di rivivere l'esperienza già vissuta con la Russia: se in quella circostanza si parlava di sanzioni, adesso ci ritroviamo i dazi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - «Purtroppo sembra di rivivere l'esperienza già vissuta con la Russia: se in quella circostanza si parlava di sanzioni, adesso ci ritroviamo i dazi imposti dagli Stati Uniti. Lo dico a nome di una regione che vanta un'agricoltura fatta di 160.000 imprese, ha un valore di 6 miliardi di euro. A parlare di dazi è peraltro un paese con cui ci sono storici rapporti di amicizia: il Governo se c'è, batta un colpo». Lo afferma il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando le ipotesi di nuovi dazi che potrebbero essere decisi dagli Usa.


«A farne le spese - aggiunge - saranno quella vera nostra superpotenza che sono i prodotti tipici - Il Veneto vanta 350 prodotti tipici, solo nei formaggi le Dop sono 8, tra i quali c'è la corazzata del Grana Padano che domina tutti i mercati mondiali. In questo contesto emerge che il valore aggiunto della nostra agricoltura è proprio la tipicità agroalimentare, un mondo dall'indotto importante fra cui il turismo coi suoi 18 miliardi di fatturato». «Questi dazi - prosegue Zaia - aggiungono ulteriori difficoltà e richiedono una chiara presa di posizione da parte dell'esecutivo». Zaia ricorda inoltre il problema dei prodotti 'italian sounding', che rischia così di aumentare sempre più, soprattutto in mercati come quello americano, dove esportare il made in Italy diverrà più problematico. «Le nostre aziende sono in difficoltà - conclude -, non potranno sopportare questi dazi. Ô impensabile che si mettano a rischio scambi reciproci con un paese amico, mi auguro che Roma prenda in mano questo dossier quanto prima».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino