Mondiale di Spagna ‘82. Gli eroi visti dal divano a teatro

DAVIDE ENIA - “Italia - Brasile 3 a 2 - Il ritorno”, esultanza dopo un gol
CERVIGNANO - Al Teatro Pasolini di Cervignano si “rigioca” l’epica partita del Mondiale ‘82 nel monologo scritto, diretto e interpretato da Davide Enia. Un...

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CERVIGNANO - Al Teatro Pasolini di Cervignano si “rigioca” l’epica partita del Mondiale ‘82 nel monologo scritto, diretto e interpretato da Davide Enia. Un racconto minuto per minuto, dal soggiorno di casa, dell’incontro del 5 luglio 1982, la partitissima che aprì la strada all’Italia campione del mondo. “Italia-Brasile 3 a 2 - Il ritorno”, spettacolo dedicato all’indimenticabile partita del Mondiale ’82 scritto, diretto e interpretato da Davide Enia sbarca, mercoledì prossimo, alle 20.45, al Teatro Pasolini di Cervignano, per la Stagione di prosa e danza a cura del Css - Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia. 


LO SPETTACOLO
Sono passati 41 anni dall’epica partita allo stadio Sarrià di Barcellona e 21 dal debutto dello spettacolo Italia-Brasile 3 a 2, un vero e proprio «caso» teatrale. Monologo da sempre in tournée, portato in giro per i teatri d’Europa. Per l’occasione Davide Enia - drammaturgo, attore, regista e romanziere tra i massimi esponenti della nuova generazione del teatro di narrazione - ha deciso di tornare a confrontarsi con il testo originale, riproponendolo in una nuova versione: il mondo è cambiato, diverse sono le urgenze, i vuoti urlano più dei pieni, si profila un conflitto sociale durissimo, la pandemia e il lockdown hanno rimesso in discussione il teatro, la sua urgenza, il suo fine.


DOPPIO BINARIO
Italia-Brasile 3 a 2 opera su un doppio binario: la coscienza collettiva e la coscienza intima. La partita della Nazionale contro il Brasile diventa uno strumento liberatorio, il suo ricordo è intriso di gioia. Ma c’è anche qualcosa che appartiene a una dimensione più profonda, legata a doppio filo con l’essenza del teatro stesso: il rapporto tra i vivi e morti. La presenza degli assenti continua a vibrare da questa parte della vita, e i tanti protagonisti di questo testo oggi non ci sono più: è morto Pablito Rossi, è morto Enzo Bearzot, è morto Sócrates, è morto Valdir Peres, è morto lo zio Beppe. «Eppure i loro occhi – commenta Enia – le loro voci, le loro gesta continuano a ripresentarsi come presenze vive, scena dopo scena, parola dopo parola, gol dopo gol, schiudendo le porte dell’inesprimibile, invitando ad abbandonarci al mistero, permettendoci di scorgere ciò che brilla nel buio e non fa male».


Info e Biglietteria Teatro Pasolini: Cervignano, piazza Indipendenza 34, tel. +39 0431 370273 - biglietteria@teatropasolini.it, martedì, mercoledì, venerdì 16 - 18, giovedì e sabato 10 - 12. Info. www.teatropasolini.it.
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Il Gazzettino