ODERZO «Definirei Gabriel Garko un conoscente. La situazione è stata travisata, ma questo non mi impedirà di sentirlo o di rivederlo». Il fotomodello...
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LAUREATO
Proprio l’anno scorso David Maria ha conseguito la laurea triennale in psicologia. «È la mia grande passione: ora studio psicologia clinica. Il mio sogno è diventare psicoterapeuta». E il mondo della moda? «Un hobby. Tendo a non prendermi troppo sul serio». A dargli visibilità è stato soprattutto il web: le sue foto sui social, instagram in particolare, hanno attirato l’attenzione di brand e case di moda. «Mi chiedono di fare shooting, soprattutto marchi local. Io mi diverto ed esploro nuovi mondi». Ma i social sono una strumento potente: ed è così che Amanda Lear ha notato l’avvenente studente opitergino. «Mi ha contattato lo scorso autunno chiedendomi di farle da accompagnatore durante la Milano fashion week. Avevo lavorato alla Mostra del Cinema di Venezia, poi è arrivata questa cosa. La Fashion week mi ha dato notorietà». Le sfilate sono state l’occasione per conoscere una città e un mondo che potrebbe rivelarsi interessante per il futuro.
I SOGNI
«Milano penso sarà la mia destinazione. È una città bella, interessante sotto il profilo artistico. Ma prima intendo terminare gli studi. Mancano due anni ancora». Lavorare con Amanda Lear è stata un’ottima opportunità per Daniel. «È unica, ha un senso dell’umorismo innato e un carisma straordinario. È stata per me una specie di madrina. Ci sentiamo ancora di tanto in tanto al telefono». Ai primi di marzo, proprio dopo le foto rubate, è scattato il lockdown. «Ho dovuto gestire la didattica a distanza, per le scuole elementari non è certo facile» conferma David, oggi in forze alle scuole Francesco Dall’Ongaro. Ora che il lockdowm è finito è tempo di pensare al futuro. «Anzitutto sono stato dal parrucchiere. Poi ho diverse cose che potrebbero nascere ma al momento sono top secret. Mi ritengo fotomodello e indossatore free lance non voglio essere vincolato da agenzie». Intanto, anche durante la pandemia David ha continuato a postare immagini mozzafiato sul suo profilo Indago. «È un nick name che nasce da mio padre. Lui mi chiamava così in modo ironico. Io sono nato nel 1996, ma i bambini Indaco erano quei bambini nati negli anni ‘70 contraddistinti da tratti un po’ misteriosi, da una sensibilità spiccata. Mio padre mi chiamava così per il mio sguardo profondo e i miei silenzi».
Pochi giorni fa è arrivata la telefonata di Garko che avvertiva Gattel dell’uscita sul settimanale “Chi”. «Siamo stati colti di sorpresa, ovviamente non era niente di preparato. La situazione è stata diciamo così interpretata. Siamo conoscenti e non c’è null’altro». Non se l’aspettava ma non ha intenzione di fare drammi. «Non ha senso. Gabriel in quanto personaggio pubblico è sempre oggetto di attenzioni di questo tipo». Benchè l’attore e protagonista di popolari soap sia solo una conoscenza recente, David definisce Garko “una persona riservata e di spessore”. E, in merito al possibile futuro della loro frequentazione, aggiunge. «Se ne avremo l’occasione, pranzeremo ancora insieme. Non vedo perché no». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino