LIDO DI VENEZIA - Vite che si incrociano, giudizi che cambiano. Nove anni fa, Mostra del cinema di Venezia, edizione n. 65: Darren Aronofsky e Jennifer Lawrence si incrociano al...
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Forse le aspettative erano eccessive, alimentate peraltro dallo stesso regista che dopo aver scritto la prima bozza di getto (in 5 giorni, ha detto) e aver voluto un cast stellare oltre a Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Ed Harris, Michelle Pfeiffer - ha voluto il massimo riserbo, tenendo perfino segreta la trama, con il risultato, scontato, di alimentare la massima curiosità. E le attese. Di "mother!" si sapeva solo che andava scritto con la emme minuscola e il punto esclamativo finale e che raccontava la storia di una coppia, lui scrittore (Javier Barden) e la moglie (Jennifer Lawrence) di cui non verrà mai rivelato il nome, che vive in una bellissima villa in campagna, il loro Paradiso, finché arriva un ospite inatteso (Ed Harris) seguito dalla consorte (Michelle Pfeiffer) e da lì iniziano eventi sconvolgenti. Fatto sta che il regista del Cigno nero per questo thriller metafisico-sulfureo, come l'hanno definito i critici, incassa più "buu..." che applausi.
Ma delle allusioni e delle metafore, alle ragazzine accalcate sulle transenne non è che interessi poi tanto. Aspettano Jennifer, la Mystica della saga di X-Men, l'eroina d'azione Katniss di Hunger Games, la più talentuosa giovane attrice di tutta l'America come l'ha definita il periodico statunitense Rolling Stone e che, fino all'anno scorso, era pure l'attrice più pagata secondo Forbes, adesso scalzata da Emma Stone. Per lei le fan vanno in delirio e Jennifer la Star, che sul red carpet arriva avvolta in una nuvola grigia di tulle e pizzo, non si sottrae: «Se non fosse per i fan, non potrei fare quello che faccio. Verso di loro ho la massima gratitudine e sono lieta di firmare autografi a tutti quelli che lo chiedono». Ne ha firmati per venti minuti di fila. Il record di questa Mostra. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino