Raid contro le Poste, danneggiate auto e furgoncini: «E' stata una rappresaglia»

Il parabrezza di una delle Fiat Panda delle Poste danneggiato da ignoti
CONEGLIANO - Massacrati con delle mazze o altri oggetti contundenti i parabrezza di dieci auto, per lo più Fiat Panda, e furgonicini con le insegne di Poste Italiane,...

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CONEGLIANO - Massacrati con delle mazze o altri oggetti contundenti i parabrezza di dieci auto, per lo più Fiat Panda, e furgonicini con le insegne di Poste Italiane, parcheggiati all’inizio di via Friuli, sul lato della massicciata della ferrovia, vicino alle poste centrali di via Cadore. Non si esclude che sia frutto di un gesto sconsiderato e inconsulto di qualche residente nella zona che non ne sopportava la presenza. Si tratta di sei mezzi utilizzati dai portalettere e di quattro del commerciale.


LA VICENDA

È successo nella notte tra domenica e lunedì e ad accorgersi, come hanno fatto sapere Poste Italiane, è stata una dipendente residente nella zona nella mattinata di lunedì, la quale ha prontamente informato dell’accaduto la direzione provinciale. È scattata immediatamente una segnalazione al vicino commissariato di polizia, una cui volante si è recata sul posto, prendendo atto del disastro che era stato provocato e dei danni, la cui entità deve ancora essere quantificata, ma dovrebbe ammontare ad almeno diecimila euro. «Scoprire i responsabili non è facile dato che il parcheggio è alberato ed è poco probabile che le telecamere della videosorveglianza siano riusciti a riprenderli» sottolinea il comandante della polizia locale Claudio Mallamace, che ha messo a disposizione i filmati per collaborare alle indagini avviate dal commissariato.


IL NODO

Le poste centrali di via Cadore, che in precedenza si trovavano nel piano rialzato del fabbricato di piazzale San Martino, i cui piani superiori sono stati fino a pochi giorni fa sede del comando della polizia locale, dispongono nel retro di un ampio piazzale che però non è in grado di ospitare tutti i numerosi mezzi dati in uso ai dipendenti per i servizi postali, soprattutto nei fine settimana dal sabato al lunedì mattina, quando la loro attività è sospesa. Per cui vengono lasciati a lungo in sosta all’inizio di via Friuli e via Papa Giovanni XXIII. E questo potrebbe essere il motivo che ha scatenato la rappresaglia notturna.


IL SOSPETTO

Il comandante della polizia locale Mallamace ha spiegato che «già due anni fa ho ricevuto le lamentele dei residenti nella zona per la sosta prolungata dei mezzi delle poste in una zona densamente abitata» e che aveva individuato la soluzione di mettere a loro disposizione «un lato della strada di accesso allo scalo merci della stazione a lato di via Matteotti, appena a sud del sottopasso ferroviario a nemmeno duecento metri dalle poste centrali, ma pochi dipendenti hanno approfittato di questa opportunità, con il risultato che delle persone sicuramente incivili e da condannare si siano accaniti contro i mezzi delle Poste, e solo quelle, lasciate troppo a lungo in sosta in via Friuli».


Ieri, nonostante la decina di mezzi fuori uso, Poste Italiane, è riuscita comunque a garantire il servizio agli utenti.

 

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Il Gazzettino