"I Dannati del Pedale", Viberti-Vidotti: tandem vincente sul traguardo di Treviso

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TREVISO - Un grande libro e una grande serata: storie di ciclisti, drammi, intrighi, beffe e curiosità. Il variegato mondo del ciclismo è stato l'ospite...

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TREVISO - Un grande libro e una grande serata: storie di ciclisti, drammi, intrighi, beffe e curiosità. Il variegato mondo del ciclismo è stato l'ospite d'onore del Panathlon e del suo presidente Andrea Vidotti l'altra sera al Migò con il giornalista-scrittore Paolo Viberti ha che presentato il suo ultimo libro "I Dannati del Pedale" (Ediciclo, Portogruaro, 160 pagg. 14 euro). In un crescendo di emozioni l'ex inviato di Tuttosport (ora mental coach di sportivi) ha svelato tante storie del popolare sport - l'Anticavallo (copyright Brera) - attraverso i grandi  protagonisti: dal pirata  Pantani ("Fu incastrato e sono convinto che il suo non fu suicidio") ad Anquetil (una storia d'amore incredibile col ménage tra moglie, figliastra e nuora) passando attraverso atleti (come Gianni Bugno), maestri (Gianni Brera) e le mitiche Maglie Nere Malabrocca, Carolo, il "nostro" Nani Pinarello (presente in sala la figlia) e Bruno Zanoni, che al Giro del 1979 propose al suo ds Dino Zandegù un tuffo fuori programma in  laguna nella cronometro di  Venezia a beneficio di telecamere e sponsor. Su tutto, una considerazione: "L'unità d'Italia è del 1861" ha chiosato  Viberti "ma ad unire il Paese davvero, più che il Risorgimento, furono la Grande Guerra col sacrificio nelle trincee ed il Giro con la sua passione viscerale che fungeva da veicolo anche di progresso".


E infine: "La fatica è la miglior medicina dell'uomo" citando Mauro Corona. E l'epopea del ciclismo continua grazie a libri e serate come questa che fa il bis con l'altra presentazione del libro su Coppi sempre in terra di Marca nel giugno scorso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino