PADOVA - Danilo Bigi è stato un punto di riferimento per il mondo degli arbitri di calcio. Si è spento all'età di 92 anni dopo aver dedicato allo sport tutta la sua vita. 

Nato a Padova negli anni '30, ha raggiunto i vertici nazionali come arbitro ricoprendo tra gli altri l'incarico di vice presidente dell'Associazione italiana arbitri tra il 1984 e il 1988. Una persona che spiccava per cultura, stile ed educazione, a cui va dato anche il merito di avere messo un mattoncino importante nel momento più alto della storia recente del Padova. Fu infatti proprio lui, amministratore delegato biancoscudato tra il 1988 e il 1990 con Marino Puggina presidente, a portare all'ombra del Santo il direttore sportivo Piero Aggradi, protagonista nella costruzione della squadra poi promossa in serie A nel 1994. Ha ricoperto moltissime posizioni tra Coni, Cra Veneto e Scuola arbitrale. Tanti anche i premi ricevuti. Una dedizione durata 74 anni.

Fuori dal mondo del calcio, Bigi ha avuto prestigiosi incarichi di consulenza dalla società Autostrade, con un rinnovo della collaborazione anche dopo il compimento dei 90 anni. Finché la salute glielo ha permesso è stato assiduo frequentatore delle partite casalinghe di Padova e Cittadella, ma nell'ultimo anno e mezzo ha dovuto fare i conti con un raro e grave problema di salute. «È stato lucido fino alla fine e galantuomo come sempre» racconta la figlia Angela, che lo ha assistito fino all'ultimo insieme al fratello Gianluca. I funerali verranno celebrati domani alle 10 alla basilica del Carmine.