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CADONEGHE - Non si sono qualificati per le semifinali, ma sono comunque tornati a casa vincitori. Gli undici ragazzi di Oncoematologia Pediatrica di Padova hanno disputato il torneo della Winners Cup di Milano: hanno vinto due partite, ma hanno perso l'ultima gara e le semifinali sono sfumate. La vittoria più grande però è stata scendere in campo. Tra loro, c'era Daniele Ranzato, 17 anni, che da febbraio, dopo un anno di cure e terapie contro il linfoma di Burkitt, è tornato a giocare. Con lui, a Milano, c'erano altri dieci compagni di squadra partiti da Padova, anche loro costretti a misurarsi con la malattia.
IL TORNEO
La Winners Cup è un torneo di calcio a sette ed è promosso dalla Federazione Italiana delle Associazioni Genitori di Oncoematologia Pediatrica (Fiagop), dalle Società scientifiche italiane Insieme per gli Adolescenti con Malattie Onco-ematologiche (Siamo), dal Centro Sportivo Italiano Comitato Milano e dal Football Club dell'Inter. La competizione è nata nel 2017 per far conoscere la realtà degli adolescenti malati di tumore e raccontare le loro storie di coraggio e forza, ed è dedicato proprio ai ragazzi in cura o ex pazienti.
«Le squadre erano 16, dieci dall'Italia e sei da altri paesi europei ha raccontato Francesco Vietina, l'educatore di oncoematologia di Padova che ha accompagnato i ragazzi - Abbiamo vinto due partite ma perso l'ultima e così non ci siamo qualificati per le semifinali.
LA MALATTIA
Grande l'emozione di Daniele e dei suoi compagni di squadra, tutti con la loro storia di malattia alle spalle. Lui è tornato a giocare a febbraio con l'Union Cadoneghe Calcio nella categoria under 17. Daniele ha scoperto la malattia un anno fa, dopo alcuni giorni di dolori allo stomaco e di malessere generale. Dopo un ricovero in chirurgia pediatrica, è arrivata la diagnosi. Proprio grazie all'amore per lo sport e al calore e alla vicinanza dei suoi compagni di squadra e della famiglia, Daniele ha superato i difficili mesi della chemioterapia.
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Il Gazzettino