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PORDENONE - La notte di Natale uno sportivo da record ha fatto un dono speciale all’Avis. Al titolo olimpionico, due mondiali, una coppa del mondo, cinque europei e 24 tricolori, Daniele Molmenti ha aggiunto una “medaglia di bontà”: la sua prima donazione di sangue. «Molti sono stati i contatti con Daniele dal 2005 ad oggi – ha raccontato Lino Lorenzini, presidente della sezione Torre – e già allora si era proposto per fare la donazione, ma la sua attività di atleta nella specialità canoa/kayak, K1 slalom, non glielo permetteva. Al termine dell’attività agonistica è tornato alla carica, ma era sempre in giro per il mondo, anche in luoghi dove ci sono pandemie varie, e questo non gli consentiva di donare. La tenacia con cui ha rincorso questo momento fanno di lui una persona che, pur con mille impegni (adesso è direttore tecnico della nazionale di canoa, ndr), pensa ai malati».
IL DONO
Il matrimonio e i tre figlioletti non gli hanno impedito di guardare ai meno fortunati e proprio alla vigilia di Natale è riuscito a raggiungere l’obiettivo. «Ora è un iscritto all’Avis della sua Torre, perché lui non è di Pordenone, ma di Torre», dice con fierezza Lino Lorenzini. «Erano anni che speravo di poter iniziare questo percorso e così per Natale mi son fatto il regalo – ha rivelato a Lorenzini il campione in un messaggio inviato dopo aver donato – È incredibile lo spirito solidale che si prova in un gesto che, seppur semplice grazie alla medicina, raccoglie l’essenza delle migliori virtù umane.
IL MESSAGGIO
Il gesto dell’atleta aiuterà altri sportivi e i ragazzi maggiorenni ad avvicinarsi all’Avis, poiché chiunque può in qualsiasi momento avere bisogno di sangue e non ce n’è mai abbastanza. Da qui l’impegno di persone straordinarie, come il presidente Lorenzini, a cercare proprio nelle scuole chi può sentirsi orgoglioso di un gesto che può salvare vite umane.
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Il Gazzettino