Dalla Romania all'Italia: sequestrati 60 chili di tartufi del valore di 10mila euro

Dalla Romania all'Italia: sequestrati 60 chili di tartufi del valore di 10mila euro
TRIESTE - Quasi 60 chilogrammi di tartufi per un valore stimato di circa 10mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Prosecco: erano destinati presumibilmente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRIESTE - Quasi 60 chilogrammi di tartufi per un valore stimato di circa 10mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Prosecco: erano destinati presumibilmente al mercato Piemontese, zona d’Italia maggiormente vocata per il pregiato prodotto. Durante un posto di controllo notturno nei pressi del valico di Fernetti, i finanzieri hanno fermato per un controllo un autobus di linea percorrente la tratta Romania - Italia. Insospettiti dall’atteggiamento evasivo e intimorito dell’autista, hanno eseguito un accurato controllo del mezzo nel quale sono stati rinvenuti 5 contenitori in polistirolo al cui interno si trovava un ingente quantitativo di tartufi del peso complessivo di circa 59 chili. L’autista non è stato in grado di riferire la destinazione finale del prodotto giustificandosi che i tartufi erano diretti ad un non meglio identificato cittadino di origine rumena.


La merce, essendo sprovvista di qualsivoglia documentazione fiscale, commerciale o che, comunque, potesse attestarne la provenienza e soprattutto la sicurezza alimentare, è stata sottoposta a sequestro per la violazione della normativa europea in materia di rintracciabilità dei prodotti ad uso alimentare. I finanzieri, hanno contestato all’autista responsabile ed alla società di trasporto la violazione amministrativa (pena pecuniaria prevista da € 750 a € 4.500) per gli omessi adempimenti previsti in materia di sicurezza alimentare (mancanza del requisito della tracciabilità degli alimenti destinati al consumo umano). La merce sequestrata, se commercializzata, avrebbe “fruttato” un guadagno in nero quantificabile in circa 10mila euro, mettendo potenzialmente a rischio la salute degli ignari estimatori del pregiato prodotto originale e danneggiando gli operatori corretti del settore agroalimentare di riferimento. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino