Dà di matto in carcere e poi tenta di impiccarsi: salvato in extremis

Dà di matto in carcere e poi tenta di impiccarsi: salvato in extremis
TRIESTE - Tutto è iniziato lunedì sera quando uno dei detenuti nel reparto "isolamento" del carcere del Coroneo ha danneggiato la televisione di cui...

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TRIESTE - Tutto è iniziato lunedì sera quando uno dei detenuti nel reparto "isolamento" del carcere del Coroneo ha danneggiato la televisione di cui è dotata la cella e ha rotto i vetri della finestra: i motivi del gesto non sono noti ma il detenuto ha iniziato a compiere gesti deliranti rifiutando fin dal suo ingresso in carcere ogni contatto con il personale e gli operatori sanitari. La mattina seguente è intervenuta un'equipe di psichiatri per cure specifiche che in carcere non possono essere prestate. A quel punto altri detenuti dello stesso reparto hanno iniziato ad urlare chiedendo di essere portati via come il loro compagno di detenzione: dalle urla sono passati agli insulti contro il personale sanitario.


La situazione è presto degenerata quando un detenuto ha iniziato ad allagare il corridoio della sezione costringendo il personale  a chiudere l'erogazione dell'acqua per scongiurare il pericolo di folgorazione per contatto con la rete elettrica. Un altro si è messo ad urinare in corridoio e davanti al personale sembra abbia ingerito addirittura le feci e per tanta disperazione ha tentato di togliersi la vita legando un lembo di lenzuolo alla staffa che sostiene la tv e ha dunque tentato di impiccarsi. L'episodio viene reso noto dalla segretaria regionale Fvg Ugl PP Federica D'Amore: ancora una volta ad intervenire è stata la Polizia Penitenziaria che ha sventato il tentativo di suicidio. «Voglio esprimere tutto il mio compiacimento per l'operato dei colleghi ma anche denunciare le difficoltà quotidiane con cui la Polizia penitenziaria deve operare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino