La battaglia di Giada, offesa in Facebook per il suo corpo: «Canto le curvy girl alla faccia di chi ci odia»

Giada Pernechele
CASTELFRANCO - La parola d'ordine è positività. Che si tratti di una questione di chili, di salute, di equilibri di coppia. Giada Pernechele, mamma ma anche...

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CASTELFRANCO - La parola d'ordine è positività. Che si tratti di una questione di chili, di salute, di equilibri di coppia. Giada Pernechele, mamma ma anche splendida imprenditrice trentasettenne, manager e consulente di prodotti ad energia rinnovabile, sistemi di sicurezza, linea salute e benessere, lo sa bene. E bene lo esprime. Nelle vesti di modella, ma anche di autrice di testi e parodie. «Ho fatto da modella a video musicali di gruppi veneti - racconta la donna, originaria di Padova ma residente a Castelfranco - e sono fotomodella e modella curvy per vari brand: dall'abbigliamento, ai gioielli, ai costumi, alle scarpe. Ma anche per atelier di abiti da sposa per curvy e vari negozi di abbigliamento e fotografi». Guardando oltre la malattia con cui convive: il morbo di Crohn. «A causa delle terapie e della malattia il mio corpo è cambiato - dice Giada - Io però non mi sono mai fermata di fronte a nulla e nonostante non stessi bene ho iniziato a far canzoni che ritraevano situazioni di vita quotidiana con ironia. Ovvero il modo in cui io affronto i problemi: cerco di vedere sempre la luce in fondo al tunnel».

L'IRONIA
In particolare, è nata una canzone sul mondo curvy. Girata al pin up di Volpago, racconta con il sorriso e con un plurilinguismo inglese, italiano e dialetto, la situazione di uomini e donne curvy. «L'idea mi è venuta dopo l'uscita del film Barbie - racconta - quando in radio si sentiva spesso "Barbie Girl" degli Aqua. Un pomeriggio, mentre ero al telefono con Martina, amica e fotomodella curvy, discutevamo sul fatto che ogni giorno sotto ai post ci trovavamo commenti cattivi di persone che ci offendevano per il nostro aspetto. Da lì mi è venuta l'idea: perché non scrivo una parodia di Barbie girl in Curvy girl? La difficoltà più grande è stata, mentre la scrivevo, tradurre le espressioni di disgusto e i pensieri negativi delle persone tramutandole in parole. Indipendentemente che la persona fosse in sovrappeso o magra». E prosegue: «Molto spesso noi curvy siamo oggetto di offese, umiliazioni e insulti pubblici specialmente sui social. In questo video ho volutamente inserito le ingiurie che molte donne subiscono quotidianamente. Ho realizzato tutto ciò per creare una riflessione: chi giudica non sa la storia che si cela dietro ad una persona. Non a caso in "Curvy Girl" possiamo trovare varie barbie di varie taglie e un affascinante Ken con la pancetta riprodotto in un ambiente allegorico e colorato».

LA COMPLICITÀ


Le sue colleghe non si sono tirate indietro: «Quando ho proposto alle ragazze di fare il video erano entusiaste perché hanno sposato il progetto e l'idea con cui la canzone è nata e finalmente c'era qualcuno che con ironia dava voce a certe situazioni spiacevoli». Ma quel video parodia non è unico. Più di recente è nato "Vivo con lei". «L'ho scritta pensando alle comuni vicende familiari e ai dialoghi di una coppia di coniugi che sono sposati da molti anni. Nonostante le continue litigate, rimangono insieme perché, sotto sotto, si amano profondamente. Questo video parodia mostra come nelle coppie sia normale litigare, ma se c'è amore tutto si sistema Ogni singola parola è stata scelta appunto perché, nella vita di tutti i giorni, sono frasi che escono durante un litigio. Ciò fa riflettere sull'importanza dell'amore e della comprensione nelle relazioni di lunga durata, ma anche sul fatto che ciò che si vede all'esterno non sempre rispecchia la realtà».
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Il Gazzettino