Dopo l'oro olimpico scoppia la curling mania anche in Friuli: pioggia di richieste a Claut

La coppia azzurra oro olimpico a Pechino nel curling
È curling mania in tutta Italia. Merito della straordinaria impresa di Amos Mosaner e Stefania Constantini, capaci di conquistare l’oro olimpico a Pechino nel doppio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È curling mania in tutta Italia. Merito della straordinaria impresa di Amos Mosaner e Stefania Constantini, capaci di conquistare l’oro olimpico a Pechino nel doppio misto. Hanno disputa to un torneo perfetto nel quale, imbattuti, si sono messi alle spalle tutti i migliori team mondiali. Così il curling è entrato di prepotenza nelle discussioni degli italiani che improvvisamente si sono trovati a parlare di stone, end e strategie per conquistare l’hammer.


VALCELLINA


In Friuli c’è uno dei quattro centri federali della specialità (gli altri sono a Pinerolo, Cembra e Cortina): è quello di Claut, realizzato nel 2003 quando ospitò proprio le gare di questo sport in occasione delle Universiadi. Un rapporto, quello con il paese delle Dolomiti Friulane, che nasce negli anni ’70, grazie all’amicizia che legava il fondatore del Curling club Claut, Sergio Corona, all’ampezzano Franco Zumofen, consigliere delegato della Federazione degli sport del ghiaccio, nonché alla tenacia del sindaco Alceo Della Valentina che per primo intuì le potenzialità di questo sport. Negli anni d’oro, quelli seguiti alla costruzione dell’impianto, la compagine clautana contò fino a 50 atleti praticanti. Ora il sodalizio mette in campo due squadre: quella Junior, riservata agli U21, e quella di wheelchair, la versione di questo sport che viene praticata in carrozzina. Entrambe le compagini partecipano al campionato italiano di categoria, sfidandosi con gli altri tre centri federali.

MOVIMENTI


C’è grande fermento nell’ambiente e sono già arrivate le prime telefonate per provare la disciplina. «Ci hanno chiamato anche da Treviso e Grado – racconta il presidente del Curling club, Fausto Pedergnana – e ci stiamo organizzando per accogliere tutti. Il problema principale al momento è dovuto alle limitazioni pandemiche che non ci permettono di ospitare troppe persone negli spogliatoi, ma ci attrezzeremo». Il curling ha sempre esercitato un buon fascino e gli azzurri si sono tolti una bella soddisfazione battendo gli squadroni che, a fronte dei soli 350 praticanti italiani, possono fare selezione su milioni di giocatori. «Norvegia, Canada e Scozia ritengono la disciplina quasi uno sport nazionale, come da noi il calcio – aggiunge Pedergnana, che si è stabilito per amore a Claut trasferendosi dal natio Trentino, trasmettendo l’amore della disciplina anche alle figlie –.Noi abbiamo esempi di giocatori che si fanno anche due ore di macchina per venire a giocare nel nostro club. Lo facciamo provare volentieri a tutti, fornendo il materiale: sassi, scopa e calzature, una dotata di grip e l’altra in grado di scorrere. È uno sport che non ha preclusioni di fisicità o di età. Abbiamo ospitato pure una coppia goriziana che, per festeggiare i 50 anni di matrimonio, ha voluto provare la nostra disciplina».


 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino