Triestini feriti a Genova: nuova operazione per entrambi

Triestini feriti a Genova: nuova operazione per entrambi
TRIESTE - Dopo essere stati sottoposti a un primo intervento chirurgico, dovranno essere operati nuovamente Rita Giancristofaro e Federico Cerne, la coppia di triestini che...

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TRIESTE - Dopo essere stati sottoposti a un primo intervento chirurgico, dovranno essere operati nuovamente Rita Giancristofaro e Federico Cerne, la coppia di triestini che viaggiava in auto diretta all'Acquario, rimasta coinvolta nel crollo del Ponte Morandi. Le condizioni della donna, agente immobiliare, di origini abruzzesi, sono peggiori rispetto a quelle del compagno, fisioterapista della squadra di basket triestina, Alma. Giancristofaro, infatti, ricoverata all'ospedale Galliera, ha riportato un collasso ad alcuni organi interni e non è ancora stabilizzata, ha avuto emorragie e dunque le sue condizioni di salute si sono complicate. Potrebbe essere operata nuovamente già nel pomeriggio. Cerne ha riportato, invece, un problema ortopedico, dunque anche se dovrà essere operato nuovamente, le sue condizioni non sono preoccupanti e probabilmente oggi sarà dimesso dal reparto di Rianimazione. 


«Miracolato». Non usa che questo aggettivo Mauro Cerne, padre di Federico, ferito nel crollo del ponte mentre viaggiava a bordo di una Golf Gtd, insieme con la compagna, Rita Giancristofaro, diretti all'Acquario di Genova. «Mi ha detto il poliziotto che li ha salvati che lui e la compagna hanno fatto un volo di 50 metri, ce l'hanno fatta perché il ponte non è caduto in verticale ma lateralmente» spiega all'Ansa. Cerne, che si è precipitato sul posto non appena ha saputo della notizia, alloggia ad Albissola (Savona) da amici di vecchia data, gli stessi dove stava anche la coppia per trascorrere un periodo di vacanza. Federico «voleva rivedere i luoghi dove veniva in villeggiatura».


La mattina del crollo Cerne e Giancristofaro erano diretti all'Acquario di Genova, meta preferita al mare per via del cattivo tempo. Oggi a Genova è giunta anche la sorella di Federico, che poi andrà via per essere sostituita dalla madre. «È affaticato, imbottito di farmaci, cerco di non stancarlo - ha riferito l'uomo - ieri ha parlato con la madre. E ieri sono anche andato a trovare la compagna, è un pò più grave. L'auto è distrutta, per estrarli hanno dovuto tagliare i montanti, togliere il tetto». 
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Il Gazzettino