VENEZIA - Cadono pezzi di intonaco in Merceria e la via più importante di Venezia viene chiusa per tutta la giornata di ieri e almeno fino a questa mattina. Verso le 9,...
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LA CHIUSURAEcco quindi la decisione dei tecnici vigili del fuoco: necessità immediata dell'installazione di un ponteggio protetto, ovvero impalcature con copertura sopra la testa della gente. In attesa di questa realizzazione, la via è rimasta chiusa per tutta la giornata di ieri e parte di oggi. Un comunicato del Comune spiega che «terminati i lavori di messa in sicurezza, prevedibilmente nella tarda mattinata, il transito sarà riaperto». I tempi, però, non convincono gli esercenti che hanno dovuto chiudere temporaneamente bottega, 18 negozi più quelli vicini in zona San Zulian, che di riflesso hanno visto sfuggire il turista diretto in piazza San Marco, invitato a passare altrove.
I COMMERCIANTI«È assurdo che nella zona più pregiata di Venezia ci vogliano 24 ore per allestire un ponteggio - si è lamentato Flavio Gastaldi - Venezia è piena di intonaci pericolanti, ce ne sono ovunque ed il fatto che si possano staccare è una previsione da tenere sempre presente, come episodio che può verificarsi in ogni momento. Eppure il Comune sembra non possedere ponteggi o convenzioni capaci di allertare ditte affinché intervengano subito. Io ho tutti i numeri in caso di guai: l'Enel, l'elettricista, l'idraulico... Possibile che la pubblica amministrazione non possa agire con urgenza, anch'essa con una serie di contatti immediati per queste evenienze? Ora per qualche calcinaccio e per colpa di persone che non si prendono alcuna responsabilità dobbiamo interrompere l'attività commerciale almeno per un giorno e mezzo. Dobbiamo saper affrontare le emergenze in una città vecchia come Venezia, sottoposta usura».
LA POLEMICA«Di questa interdizione al pubblico passaggio ne soffrono tutti i negozi oltre la Spadaria - rincara Umberto Regalini - anche Gucci deve chiudere e, visto che è un marchio potente, confidiamo nei loro legali. Dovremo pensare ad una class action di tutti i commercianti dell'area verso i privati che hanno lasciato la parete in queste condizioni. Almeno che ci venga risarcito il lavoro perduto. Ci facciamo una pessima figura anche nei confronti dei turisti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino