Le crociere crescono nel settore del lusso: il 90 per cento delle navi in partenza è "luxury"

Msc Sinfonia
VENEZIA - La Msc Sinfonia, nave da 65mila 600 tonnellate di stazza lorda (275 metri per 29) sarà la nave che il 24 marzo aprirà la stagione crocieristica di...

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VENEZIA - La Msc Sinfonia, nave da 65mila 600 tonnellate di stazza lorda (275 metri per 29) sarà la nave che il 24 marzo aprirà la stagione crocieristica di Venezia per il 2024. Sarà la prima di 242 "toccate" (come si dice in gergo) che caratterizzeranno l'attività di quest'anno per Vtp, che ieri ha presentato la stagione crocieristica. A fronte di un numero di toccate leggermente superiore rispetto alle 226 del 2023, c'è una piccola flessione delle compagnie presenti (20 contro le 23 dell'anno precedente) ma un incremento dei passeggeri del 9 per cento, da 497mila a 540mila.

ANNO BOOM
Insomma, in questo 2024 che è dato come un anno record per il settore della crocieristica, anche Venezia dà segni di vitalità, nonostante i mille problemi causati dal blocco dei passaggi in Bacino di San Marco alle navi con stazza superiore alle 25mila tonnellate e alle forti limitazioni all'entrata in laguna per le navi di stazza media dal lato di Malamocco per via del numero ancora risicato di banchine a disposizione (due a Fusina e altre due, quando disponibili, presso i terminal container di Porto Marghera) almeno fino a quando non sarà realizzata la nuova stazione passeggeri sul canale industriale nord - lato nord.
Alla presentazione hanno preso parte il presidente di Vtp Fabrizio Spagna, il presidente dell'Autorità di sistema portuale Fulvio Lino Di Blasio, il capitano di vascello Marco Parascandolo, in rappresentanza del comandante della Capitaneria e il vicesindaco Andrea Tomaello.
«Lo sviluppo del territorio passa per il porto e le crociere sono una componente importante di questo traffico - ha detto Spagna - e noi continuiamo ad investire. Tra il 2023 e il 2024 abbiamo impegnato oltre 6.3 milioni dei quali poco meno di 5 destinati al nuovo terminal di Fusina e un milione e mezzo scarso per migliorare i servizi di sicurezza anche a causa del delicato momento che caratterizza la politica internazionale. Poi abbiamo provveduto a migliorare i terminal già esistenti oltre ad aggiornare hardware e software per i servizi per la gestione delle navi e dei passeggeri».

LUSSO IN ESPANSIONE
Un dato importante riguarda l'espansione della componente luxury, delle crociere fatte su navi relativamente piccole ma con servizi a cinque stelle dedicati a un numero esiguo di passeggeri. Insomma, il contrario di quello che accade a bordo degli attuali giganti da 350 metri che sono stati estromessi per sempre dal decreto Draghi.
«Il 90 per cento delle 242 toccate previste attiene al segmento premium e luxury - aggiunge Spagna - quest'anno abbiamo perso sei compagnie ma ne abbiamo guadagnate tre di nuove. Questo perché le crociere di lusso fanno annualmente una rotazione dei percorsi. Prosegue quindi la qualificazione di Venezia come destinazione ecosostenibile e di lusso».


«In questo segmento - gli fa eco Di Blasio - la tendenza è di crescita e si stanno creando nuove flotte anche da parte di aziende famose dell'hotellerie mondiale (ad esempio Four Seasons, Carlton, Club Med) che stanno ordinando navi piccole e poi c'è la riconversione di navi normali in unità più ricche di spazi e servizi. Così, le limitazioni di Venezia sono diventate un elemento che consente di posizionarci molto bene sul mercato. In questo rientrano gli investimenti in cold ironing per i quali abbiamo bandito tutte le risorse Pnrr per 90 milioni, con lavori da finire per il 2026. Questo migliorerà anche le condizioni di lavoro nel porto oltre che i servizi a navi e passeggeri».


«Siamo alla terza annata di crociere dopo le limitazioni - ha concluso il rappresentante della Capitaneria - che hanno consolidato il "modello Redentore", con passaggi obbligati per il canale dei petroli. Sono stati due anni importanti per testare piani e procedure per rendere un porto commerciale come Marghera compatibile con le crociere. Il porto di venezia è un unicum a livello nazionale e noi monitoriamo costantemente le navi».
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Il Gazzettino