C'è la prima crociera tutta a stelle e strisce: sbarcati duemila americani a Venezia

Holland American Line
MESTRE - Sono arrivati gli americani. Per la prima volta in questa stagione 2022 una nave a stelle e strisce ha ormeggiato ad una banchina commerciale di Porto Marghera, e parte...

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MESTRE - Sono arrivati gli americani. Per la prima volta in questa stagione 2022 una nave a stelle e strisce ha ormeggiato ad una banchina commerciale di Porto Marghera, e parte dei suoi passeggeri è andata a visitare Venezia. Sabato scorso la Oosterdam, nave della compagnia Holland America Line, era dunque ormeggiata alla banchina di Vecon, il terminal container sul canale industriale Ovest che, assieme all'altro terminal container Tiv, ha costituito la prima coppia di approdi alternativi alla stazione Marittima di Venezia da quando è stato varato il decreto Draghi, a luglio del 2021, col quale è stato definitivamente chiuso alle navi da crociera il passaggio per il bacino di San Marco e il canale della Giudecca senza che, però, venissero assicurate alternative per garantire la vita del settore e il lavoro a circa 5 mila occupati. In seguito, col prosieguo della stagione estiva, si è aggiunto un approdo al terminal traghetti di Fusina (raddoppiato da metà agosto quando finalmente il ministero della Transizione Ecologica ha dato il via libera all'utilizzo in sicurezza della darsena sud) e un altro nel porto di Chioggia; questo in attesa che venga costruito il terminal nel canale Nord di Marghera per ospitare un'altra grande nave (si spera entro il 2023) e due entro il 2026.

GLI ORMEGGI
Sei o sette ormeggi entro il 2026 saranno comunque sempre pochi rispetto alla decina disponibile nella stazione passeggeri di Marittima a Venezia, uno dei più attrezzati e belli home port d'Europa, e intanto le agenzie continuano a fare i salti mortali per ospitare le navi da crociera. Il caso della Oosterdam è emblematico dato che la compagnia proprietaria, la Holland America Line controllata dalla Carnival Corporation con sede a Seattle negli Stati Uniti, una delle prime al mondo, l'anno scorso si era rassegnata a portare le proprie navi a Trieste, mentre prima della pandemia toccava la Marittima ogni dieci giorni. Nel 2021 ad ottobre per una volta era riuscita a portarne una a Venezia, e sabato scorso ha fatto il bis solo perché si era liberato un posto dato che nei due terminal container di Marghera abitualmente approdano le navi delle compagnie Msc e Costa. «C'era il buco giusto in banchina e Vecon ce l'ha concessa. - spiega Alessandro Santi che con la sua agenzia segue anche la Holland America Line e attualmente è il presidente nazionale di Federagenti oltre che coordinatore della Venezia Port Community di cui è presidente Alessandro Becce - Così per la prima volta i clienti americani hanno potuto visitare Venezia nel momento in cui è piena di eventi, ed erano più che felici». La Oosterdam è una nave di medie dimensioni del segmento lusso: costruita dallo stabilimento Fincantieri di Marghera e consegnata nel 2003, è lunga 285 metri e può portare 1918 passeggeri (oltre a 817 membri di equipaggio). In questa crociera ha a bordo 1.600 passeggeri, dei quali 1.100 sbarcati a Venezia per fine crociera e altri 500 in transito. «Di quelli sbarcati molti hanno dormito almeno una notte in un hotel in laguna, ai prezzi attuali che sono altissimi visto il periodo, oltre a cenare e pranzare nei ristoranti prima di ripartire in aereo per tornare a casa; gli altri 500, invece, essendo in transito, ne hanno approfittato per visitare la città, e tra le mete avevano la Biennale arte e la Mostra del Cinema. - continua Santi - Non è il turismo mordi e fuggi che sporca le calli e lascia solo pochi centesimi ma si tratta di visitatori di qualità che portano soldi a tante attività economiche e alla stessa amministrazione».

LA META PREFERITA


Gli armatori, stando a quanto riferiscono gli agenti e gli altri operatori portuali veneziani, hanno voglia di rientrare a Venezia perché non c'è paragone rispetto a Trieste o addirittura a Ravenna: chi acquista una crociera che arriva fino al nord Adriatico lo fa perché vuole vedere anche Venezia, e non a caso le navi che ormeggiano a Trieste o a Ravenna trasportano i passeggeri a Venezia con i pullman o col treno. «Chiaro che, a questo scopo, riaprire al transito il canale Vittorio Emanuele III è fondamentale non per le grandi navi ma per quelle medie come la Oosterdam che, entrando in laguna dalla bocca di Malamocco e transitando per il canale dei Petroli, potrebbero poi arrivare alla Marittima attraverso proprio il Vittorio Emanuele. - spiega Alessandro Santi - Così si farebbe rinascere la Marittima: il terminal più bello, più efficiente e più premiato del Mediterraneo che, con un colpo di spugna, è stato chiuso e abbandonato a se stesso, a far da appoggio per le poche navi che ormeggiano a Marghera il sabato e la domenica».

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Il Gazzettino