Il “tappone” ciclistico della Croce Rossa a Cortina per solidarietà

I ciclisti della Croce Rossa in piazza a Cortina D'Ampezzo
Sono saliti a Cortina da tutto il Veneto, numerosi aderenti alla Croce...

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Sono saliti a Cortina da tutto il Veneto, numerosi aderenti alla Croce rossa italiana, in rappresentanza dei novemila tesserati ufficiali, ad accogliere i loro colleghi che hanno raggiunto le Dolomiti in bicicletta, partiti da Venezia, per celebrare la giornata mondiale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Ognuno ha portato uno dei principi cardine della associazione: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità. Per alcuni tratti del lungo tragitto sono stati accompagnati da tre campioni dello sport, che hanno lasciato l’agonismo, ma restano protagonisti nella solidarietà: i due ciclisti veneti Marzio Bruseghin e Filippo Pozzato e lo sciatore ampezzano Kristian Ghedina, che ha pedalato nell’ultima parte, lungo la Valle del Boite, da Pieve di Cadore a Cortina. Le loro maglie saranno messe all’asta e il ricavato sosterrà la Cri. Di notevole effetto l’arrivo dei ciclisti in piazza Angelo Dibona, sotto il campanile, dove si sono susseguite, per tutta la giornata, dimostrazioni pratiche di manovre salvavita, proposte dai volontari Cri, tenendo conto anche delle regole contro il Covid-19. I materiali didattici, i manichini utilizzati, sono stati donati alle scuole di Cortina, con il ringraziamento e il plauso, per l’amministrazione comunale, delle due assessore Paola Coletti e Giulia Girardi. Al balcone del municipio era stata esposta la bandiera Cri. In piazza ad attendere i colleghi soccorritori c’era una delegazione della locale sezione della Croce bianca di Bolzano, con l’auspicio che dal colloquio possa derivare una nuova collaborazione fra le due istituzioni. È stata ricordata con commozione Elisa Girolametto, 19 anni, volontaria Cri di Altivole (Tv), studentessa universitaria di scienze infermieristiche, morta la scorsa settimana in un incidente d’auto. Dai numerosi interventi della giornata è emerso un dato più che confortante: in questo anno funesto, di convivenza con la pandemia, i volontari della Croce rossa sono aumentati. La popolazione ha risposto nel modo più efficace e coinvolto alla pressante richiesta di sostegno. Allo stesso modo hanno risposto molte aziende della regione, che hanno sostenuto l’iniziativa dei giorni scorsi, dalla partenza a Venezia, sabato mattina, sino all’arrivo della prima tappa a Bassano. Ieri la seconda tappa da Valdobbiadene, è entrata in provincia di Belluno dal Feltrino, è passata nel capoluogo, c’è stata una sosta a Pieve di Cadore, prima dell’arrivo a Cortina. La Croce rossa ricorda che  è il “Tempo della gentilezza” e vicinanza alle persone più vulnerabili. 

 

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Il Gazzettino