Terapia a protoni si sblocca l'iter: lavori al Cro entro l'autunno

Terapia a protoni si sblocca l'iter: lavori al Cro entro l'autunno
PORDENONE - «Il cantiere che porterà all'attivazione della Protonterapia al Cro di Aviano vedrà, in assenza di nuovi intoppi burocratici, la posa della sua...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORDENONE - «Il cantiere che porterà all'attivazione della Protonterapia al Cro di Aviano vedrà, in assenza di nuovi intoppi burocratici, la posa della sua prima pietra nell'autunno di quest'anno». Lo ha annunciato, ieri mattina, l'assessore Riccardo Riccardi, incontrando il direttore generale, Francesca Tosolini, e i professionisti.

LO SCATTO
«Il progetto definitivo che porterà questa tecnologia di ultima generazione nelle disponibilità dei pazienti della nostra regione e di quelli che vivono al di fuori dei suoi confini - ha spiegato Riccardi - è al vaglio della Conferenza dei servizi che entro fine giugno deve dare il proprio parere positivo». A quel punto andranno rispettati i 45 giorni, per la presentazione del progetto esecutivo, e si procederà con un ulteriore step di approvazione. «Saremo, quindi, pronti per la posa della prima pietra, nell'autunno prossimo. Il quadro economico per la realizzazione del bunker, che andrà a ospitare ad Aviano la macchina all'avanguardia, e per l'installazione dello stesso impianto, è di 32 milioni di euro di euro, per metà messi a disposizione dalla Regione». I restanti fondi derivano da risorse proprie del Cro provenienti dalle donazioni per la ricerca e dal 5 per mille dei cittadini. Originariamente l'avvio dei lavori era atteso già nel primo semestre dello scorso anno, ma una serie di lungaggini burocratiche hanno fatto progressivamente slittare i termini. Ragionevolmente, i primi trattamenti con la nuova tecnologia potrebbero avvenire dal 2025. A più riprese Tosolini ha ribadito come l'investimento permetterà di potenziare ulteriormente l'offerta di prestazioni di alta specializzazione per i pazienti oncologici, non solo regionali. Inoltre rappresenta un'opportunità di sviluppo per nuove competenze multidisciplinari. Il Cro diventerà così il primo istituto pubblico per la cura dei tumori e il quarto centro in Italia dopo Trento (prima Fondazione), Pavia e Catania, a dotarsi di questa tecnologia, che rappresenta una possibilità in più per molte persone ammalate di tumore. La terapia con fascio di protoni è un sostanziale progresso della radioterapia dei tumori: si tratta di un'apparecchiatura in grado di emettere radiazioni di precisione che irradiano direttamente la parte anatomica interessata, riducendo al minimo le emissioni potenzialmente dannose ai tessuti e agli organi circostanti e aprendo percorsi concreti di medicina di precisione e personalizzata.

IL DIBATTITO


«Il percorso che oggi porta a un orizzonte definito per l'attivazione della protonterapia al Cro è stato lungo e caratterizzato dalla colpevole inerzia della giunta Fedriga - ha ribattuto Conficoni (Pd). Grazie al nostro pressing, l'assessore Riccardi è stato costretto ad aggiornare il cronoprogramma. Peccato che i lavori partiranno con due anni di ritardo rispetto a quanto annunciato nel 2021. Il pesante slittamento dell'avvio di questo importantissimo e atteso intervento non fa altro che confermare la trascuratezza della giunta verso la sanità pordenonese». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino