Il Cro di Aviano avvia un'indagine sulla dipendente "negazionista". E intanto nella struttura torna il contagio

Il Cro di Aviano
AVIANO - Il caso della dipendente “negazionista” che in alcuni post scritti (e poi cancellati) sui social network affermava candidamente che “il Covid non...

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AVIANO - Il caso della dipendente “negazionista” che in alcuni post scritti (e poi cancellati) sui social network affermava candidamente che “il Covid non esiste”, finisce ai vertici del Cro di Aviano, cioè della struttura nella quale lavora la “firma” dei post successivamente eliminati. All’interno dell’istituto oncologico, infatti, sarà avviata un’istruttoria per far luce sul caso, rivelato su queste pagine. Una breve nota spiega che l’atteggiamento della dipendente tende a «mortificare gli sforzi di prevenzione e tutela della comunità». In base all’esito dell’istruttoria, la direzione del Cro di Aviano si riserva poi il diritto di assumere i provvedimenti interni del caso nei confronti della responsabile dell’accaduto. «La direzione dell’Istituto - prosegue la stringata comunicazione si dissocia nel modo più deciso da ogni affermazione di stampo negazionista, contraddetta - oltre che dalla scienza - anche dall’impegno quotidianamente dimostrato da centinaia di operatori del Cro a tutela della salute e della sicurezza del personale e dei pazienti». I fatti risalgono ad alcuni giorni fa. I contenuti dei post, infatti, erano degni del manuale del “perfetto  negazionista”. E non era nemmeno la prima volta che la cittadina in questione si lasciava andare ad esternazioni in grado di sollevare un polverone. Era stato suo, ad esempio, il post in stile “no vax” condiviso a suo tempo dal vicesindaco di Aviano Ghiglianovich. Allora l’errore era costato le dimissioni all’amministratore locale. Proprio il Cro di Aviano di recente è stato al centro della cronaca sanitaria a causa di un focolaio scoppiato nel settore della struttura dedicato alla radioterapia. I contagiati tra gli operatori avevano superato la decina. Il virus, quindi, aveva dimostrato la sua esistenza con i fatti. Ed è tornato a farlo anche ieri, mercoledì 4 novembre, dal momento che al Cro sono stati trovati positivi tre dipendenti. 

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Il Gazzettino