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CHIOGGIA - Lavorava sempre. Cristiano Boscolo Cegion, detto Cristian Tocia, titolare dell'omonima pizzeria al taglio, in via San Marco, era infaticabile. «Anche 20 ore al giorno», ricorda qualcuno. Le sue ultime vacanze erano durate tre giorni, a metà aprile e, proprio perché uno stacco, ogni tanto, ci vuole, aveva avvertito tutti i suoi clienti che avrebbe chiuso per una decina di giorni, dal 18 al 27 ottobre. Non ha fatto in tempo a godersi quella breve pausa: l'altra sera, un improvviso malore, un'emorragia cerebrale, lo ha stroncato, a soli 44 anni (li aveva compiuti un mese fa), lasciando increduli amici e parenti. Cristian, a quanto pare, mentre era a casa, aveva avvertito un senso di nausea. Era andato in bagno, con l'idea di potersi liberare del malessere passeggero, ma ha perso i sensi. La moglie ha chiamato il 118 ma quando è arrivato al pronto soccorso, l'ecografia ha rivelato l'entità del danno patito dal cervello e la diagnosi dei sanitari è stata infausta: un'emorragia cerebrale inoperabile, la morte era solo questione di tempo. Un tempo che Cristian ha trascorso in terapia intensiva, con i familiari che speravano in miracolo. La mattina dopo, venerdì, la voce del suo decesso si era sparsa in città, ma qualche social aveva alimentato una flebile speranza: «E' gravissimo, ma non è morto». «Preghiamo per lui» è stata l'immediata reazione di molte persone che lo conoscevano. Nel pomeriggio, verso le 15.30, la notizia che non c'era più nulla da fare.
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L'ondata dei ricordi e delle condoglianze, sui social cittadini, è stata travolgente: dagli amici d'infanzia, che rievocavano i giochi in calle e le gite a Gardaland, agli sportivi che condividevano con lui la fede rossonera, ai frequentatori del suo locale che ne ricordavano il sorriso, la simpatia e come, con una battuta, una chiacchiera, riusciva a intrattenere anche i clienti più affamati di quella pizza che doveva sempre uscire del forno a momenti.
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Il Gazzettino