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MESTRE - Le ipotesi peggiori che si potevano fare per Superjet International si stanno purtroppo avverando, e a Tessera ci sono 140 dipendenti diretti più almeno altri 250 dell'indotto che stanno vivendo giorni d'angoscia. La società costituita al 90% dai russi di Sukhoi Civil Aircraft (a sua volta posseduta al 90% da Irkut) e al 10% da Leonardo Finmeccanica si trova in una grave crisi di liquidità a causa dell'esplosione del conflitto e delle conseguenti sanzioni comminate alla Russia: il pericolo è che si metta in discussione l'effettiva capacità dell'Azienda di provvedere alla liquidazione delle retribuzioni oltre il mese di giugno. A questo si deve aggiungere che diversi fornitori della SuperJet hanno già comunicato all'Azienda la volontà di interrompere gli approvvigionamenti, indispensabili per onorare gli impegni commerciali già concordati. E, da ultimo ma non meno importante, sono state sospese tutte le certificazioni Easa (l'Agenzia europea per la sicurezza aerea) relative a volo, manutenzione e progettazione del velivolo SSJ 100, ossia l'aereo da 75 o 100 posti per tratte regionali, destinato esclusivamente all'aviazione civile del quale Sukhoi in Russia costruisce i gusci che poi a Tessera vengono allestiti, venduti e riparati a un ritmo di 15 all'anno: da oltre un anno Superjet International stava tentando di superare lo scoglio della scadenza del patto bilaterale Italia-Russia del 1989 (avvenuta lo scorso settembre), e quindi lo spettro del divieto di vendere gli aerei nel mercato europeo, sostituendo il patto con una Poa (production organization authority), ossia una certificazione del costruttore che deve essere rilasciata dall'Enac; già, prima della guerra, i tempi erano molto lunghi, ma adesso, appunto, si è bloccato tutto.
L'INTERROGAZIONE
Perciò il parlamentare veneziano del Pd, Nicola Pellicani, è intervento con una nuova interrogazione ai ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dell'Economia e finanze, Daniele Franco, «perché le sanzioni non possono essere fatte pagare ai lavoratori.
Il Gazzettino