Crisi Benetton. Toscani: «Bocconiani e figli di papà. Basta, torniamo noi»

Oliviero Toscani
TREVISO - «I bocconiani hanno fallito. E allora rientriamo in campo Luciano Benetton ed io. Si ricomincia dal colore, che ci appartiene di diritto. E dalla passione, che...

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TREVISO - «I bocconiani hanno fallito. E allora rientriamo in campo Luciano Benetton ed io. Si ricomincia dal colore, che ci appartiene di diritto. E dalla passione, che dobbiamo restituire ad un mondo aziendale di inerzia e culi fissi sulle sedie di fronte ad un monitor». Benvenuti a Fabrica. Il film si chiama: ritorno al passato. Guest star Oliviero Toscani. Il golpe degli over, è ufficiale, riparte dal mito degli United Colours. Non solo quello dei maglioni, però. Perché la nuova campagna firmata dal creativo milanese per Benetton ha per protagonista una classe multietnica. Ventotto bambini di tredici nazionalità diverse, provenienti da quattro continenti. Sorridenti. Che leggono Pinocchio, con il futuro davanti. Sono i nuovi italiani.


Quali sono stati gli errori secondo lei? Cosa si è inceppato?
«Il grosso errore è stato separare la parte creativa da quella commerciale. E c'è dell'altro. Tutti ci hanno copiato. Ma quando Benetton si è messa a scimmiottare le copie non siamo stati più noi».

Luciano Benetton ha detto: staneremo le intelligenze. Come?
«C'è tanta gente giovane che vuol fare una vita nuova. Dobbiamo cercarli e integrarli. Sono persone molto interessanti. Quindi campi di accoglienza, in ogni parte del mondo. Stiamo parlando con la Croce Rossa per vedere se è possibile trovare queste intelligenze e portarle da noi a Fabrica»...

 
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Il Gazzettino