Titolo dell'incontro: Coronavirus, i giorni che hanno sconvolto il Veneto. E così l'ospite della rassegna Dolo incontra promossa dal Comune, il professor Andrea...
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Coronavirus, il virologo Crisanti: «La sfida sarà in autunno: sottovalutati i casi di importazione»
LE SCHERMAGLIE
Forse è superfluo ricordare le schermaglie registrate in questi mesi fra il presidente della Regione e il direttore dell'unità di Microbiologia e Virologia dell'Azienda Ospedaliera di Padova: sul piano di sanità pubblica, sulle indagini a Vo', sull'estensione dei tamponi, sulla natura del virus. Nel tentativo di ricucire lo strappo, dopo un titolo di giornale che non rispecchiava l'intervista, a fine maggio Zaia aveva letto in diretta televisiva il messaggino con cui assicurava a Crisanti: «Ho il massimo rispetto per la libertà di ognuno, in particolar modo nei confronti di una persona di scienza come te». Ma l'altro ieri il parassitologo è andato oltre, divulgando ampi stralci delle conversazioni con i suoi interlocutori. Ecco ad esempio i dialoghi con le collaboratrici Lucia Rossi ed Elisa Franchin, che nelle convulse giornate di fine febbraio stavano seguendo le prime analisi, mentre Crisanti ritornava precipitosamente dall'Australia («Dobbiamo capire cosa sta succedendo, tra un'ora sono a Doha»). Ma ecco, appunto, anche i botta e risposta con il governatore a inizio marzo, quando Crisanti magnificava la gestione di Vo' decisa dalla Regione («È un successo senza precedenti, un modello che può essere esportato a tutti i focolai senza necessariamente chiudere tutto») e Zaia rispondeva con la freccina della soddisfazione («Top»).
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IL SEGRETO
Siamo dunque all'ennesima puntata della telenovela, ancorché decisamente inaspettata, vista la mossa di divulgare scambi rimasti finora privati. «Ma quale violazione del segreto sbotta Crisanti quella corrispondenza era indirizzata a me, non c'era nessuna indicazione confidenziale e con i miei messaggi posso fare quello che mi pare. Anzi, visto che li ho conservati tutti, probabilmente li inserirò in una pubblicazione, perché rappresentano un documento importante di un processo unico di decisione pubblica».
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IL COMMISSARIO
Nel frattempo il candidato governatore Arturo Lorenzoni chiede alla Regione di nominare Crisanti «commissario all'emergenza Covid». Spiega l'esponente del centrosinistra: «Da cittadino veneto, prima ancora che da candidato, non mi sento al sicuro. Ogni dichiarazione, che smentisce quella del giorno precedente, produce incertezza e instabilità. Dobbiamo avere la coerenza di affidarci alle competenze scientifiche sempre, non solo quando ci serve o riteniamo legittimino le nostre idee». E Crisanti cosa risponde? «Sono lusingato». Sicuro che non è finita qui. (a.pe.)
Leggi l'articolo completo suCoronavirus, il prof. Palù: "Crisanti? Non parlo di sciacalli zanzarologi"
"Il sale della discussione, anche nella scienza, è il confronto tra pari, tra virologi.
Non certo con quelli che si accreditano come virologi o vengono accreditati dai media come tali". Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il professor Giorgio Palù, il 1.
Il Gazzettino