Rapine in casa, è boom: 2 al mese. Raddoppiano le espulsioni di stranieri

Rapine in casa, è boom: 2 al mese. Raddoppiano le espulsioni di stranieri
PADOVA Meno ladri, più rapinatori. A Padova calano i furti in casa, negli uffici pubblici e soprattutto nei negozi, ma resta alto l'allarme per la presenza di...

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PADOVA Meno ladri, più rapinatori. A Padova calano i furti in casa, negli uffici pubblici e soprattutto nei negozi, ma resta alto l'allarme per la presenza di rapinatori. Non colpiscono più in banca e negli uffici postali, ma prendono di mira soprattutto le abitazioni. In un anno gli episodi di questo tipo sono passati da 16 a 26: più di due al mese. È costante invece il dato sulle rapine nei negozi (45) e in mezzo alla strada (144).


I numeri si riferiscono al periodo compreso tra l'1 aprile 2018 e il 31 marzo di quest'anno: sono stati diffusi ieri mattina dalla questura di Padova in occasione della festa a Palazzo della Ragione per celebrare il 167esimo anniversario della fondazione della polizia.

 
In uno dei luoghi-simbolo di Padova il questore Paolo Fassari è intervenuto davanti alle massime autorità civili e militari sottolineando con soddisfazione il calo dei reati complessivi denunciati (-5%), l'arresto di 494 persone e la denuncia di altre 2.800. Sono 84.897 gli uomini e le donne identificate. La polizia in questi dodici mesi ha sequestrato nel complesso 5 chili di eroina, 4 di cocaina, 183 di cannabinoidi e 91 pastiglie di droghe sintetiche.
INDAGINI
La relazione dell'attività svolta nell'ultimo anno pone la lente d'ingrandimento sui vari reparti della polizia, partendo dagli investigatori della Squadra Mobile. Gli arresti sono stati 285, di cui 113 per reati in materia di stupefacenti e 63 per reati contro il patrimonio. Evidenziate numerose indagini condotte negli ultimi mesi: da quella che ha permesso l'arresto di un rapinatore dopo un colpo da 25 mila euro al benzinaio di via Plebiscito all'operazione Centro storico che ha portato in carcere quattro persone per spaccio di stupefacenti.
INTERVENTI
L'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha messo in campo 5.566 equipaggi tra Volanti e Poliziotti di quartiere, arrestando 172 persone (+5%) e denunciandone 889 (+3%). La maggior parte sono spacciatori, ladri e truffatori seriali. Sono 4.225 invece le denunce ricevute, 35.726 le persone identificate e 81.640 i veicoli controllati. Nella relazione della questura è citato anche l'impiego in provincia del Reparto Prevenzione Crimine Veneto con 5 arresti e 93 denunce.
Evidenziata poi la grande mole di lavoro dell'Ufficio di Gabinetto, «cuore pulsante della questura», con 1.856 ordinanze per servizi di ordine e sicurezza pubblica. Ampio risalto anche all'attività della Digos, impegnata proprio in questi giorni nelle indagini legate agli scontri tra polizia e attivisti dei centri sociali scoppiati il 29 marzo in via Oberdan. Si contano complessivamente 111 persone denunciate, di cui 22 per violenze fuori e dentro gli stadi. Sottolineata l'espulsione lo scorso gennaio di un uomo tunisino appena scarcerato affiliato all'estremismo islamico.
IMMIGRAZIONE
La Divisione Polizia Amministrativa, Sociale e dell'Immigrazione ha denunciato 25 persone (6 per mancato rispetto del limite di capienza per il pubblico di uno spettacolo). Gli incrementi maggiori sono stati registrati all'Ufficio Immigrazione: denunciate per falso 120 persone, mentre lo scorso anno erano state 46.
Sono 304 le espulsioni con decreto del prefetto (+118%) e 180 (+34%) con ordine del questore. Accompagnate alla frontiera 20 persone e 96 (+88%) ai Centri ai Centri di identificazione. Sono 75.381 i permessi rilasciati attualmente validi.
La Divisione Polizia Anticrimine ha raddoppiato il bilancio dei provvedimenti arrestando 4 persone e denunciandone 82. Dieci arresti e 58 denunce, invece, per il Commissariato Stanga. Il Secondo Reparto Mobile, definito «il maggiore artefice nell'assicurare lo svolgimento pacifico di tutte le manifestazioni» è stato protagonista di 2.665 servizi, l'11% in più rispetto all'anno prima.
LE IMPRONTE
Lodata anche l'attività del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica per il Triveneto, «uno dei più all'avanguardia d'Italia», che ha analizzato oltre 1.500 frammenti di impronta effettuando analisi su 406 campioni droga. Significativo pure il lavoro della Polizia stradale (905 denunce e oltre 20mila veicoli controllati) e della Polizia ferroviaria, impegnata anche nel controllo degli spostamenti delle tifoserie. Nel complesso parliamo di 11 persone arrestate e 261 denunciate.

Citato infine il prezioso lavoro della Polizia postale: 440 indagini, 2 arresti e 34 denunce. In manette è finito anche uno studente universitario che dopo aver indotto alcune quindicenni ad inviargli foto hard le aveva minacciate: «O facciamo sesso o le diffondo sul web». Questo fatto è menzionato nella relazione come «risultato eccellente della polizia».
Gabriele Pipia
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Il Gazzettino