Cricca della casa di riposo. L’architetto e quel progetto all’insaputa dell’assessora. «La futura sindaca? Poverina, meglio non sappia nulla»

SCANDALO RSA I carabinieri in municipio a Santa Maria di Sala il 23 gennaio scorso
SANTA MARIA DI SALA - «Ma alla Natascia non dite niente?», «Non è compito mio, gli si dirà quando sarà ora». Uno scambio, quello...

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SANTA MARIA DI SALA - «Ma alla Natascia non dite niente?», «Non è compito mio, gli si dirà quando sarà ora». Uno scambio, quello intercettato dai carabinieri del nucleo investigativo, tra l’architetto Marcello Carraro e la moglie Monica Bertolin (ex assessora che all’epoca dei fatti era consigliera comunale), in cui si tirerebbe in ballo quella che, con ogni probabilità, sarebbe l’attuale sindaca Natascia Rocchi. Un’ipotesi, visto che la conversazione, a livello investigativo, non è stata approfondita. Ma all’epoca l’attuale prima cittadina di Santa Maria di Sala era assessora alle Politiche sociali e, probabilmente, la domanda non era posta a caso. Perché non l’avete informata, chiede Bertolin, sul progetto di questa nuova casa di riposo? Una telefonata che confermerebbe che l’attuale prima cittadina era all’oscuro dell’intera vicenda. La telefonata risale al 1. settembre 2020, Carraro chiama la moglie per raccontarle che l’affare tra i fratelli Fedriga e l’imprenditore Mauro Cazzaro è andato in porto: si parla della vendita del terreno al centro dell’inchiesta che ha fatto scattare, il 23 gennaio scorso, le sei ordinanze di custodia cautelare per tangenti a Santa Maria di Sala, tra cui anche due ex sindaci del Comune, Nicola Fragomeni e Ugo Zamengo. L’obiettivo della cricca, secondo gli inquirenti, era far vendere il terreno alla coppia Cazzaro-Camporese per far realizzare una casa di riposo che sarebbe stata progettata poi da Carraro e Zamengo (ingegnere, oltre che ex sindaco e consigliere comunale). «Penso di fare il progetto per la casa di riposo di Santa Maria di Sala!!», dice Carraro. «Finiscila, che mi metti a disagio! - lo corregge la moglie - No! Tu pensi di partecipare al bando che verrà fatto nel comune di Santa Maria di Sala per una nuova Rsa, bisogna che ti esprimi come si deve!». «Va bene- risponde Carraro - partecipo alla stesura del bando, sì», replica ironizzando. «Me lo ha detto anche lui: “guarda che dobbiamo fare una roba che non ce n’è per nessuno”». È a questo punto che Bertolin chiede come mai non sia stata informata di questa trattativa l’assessore al Sociale. «Ho capito ma alla Natascia perché non le si dicono queste cose?», «Beh...non è compito mio Monica, non è compito mio! - replica Carraro - Gli si dirà quando è ora!». «Quando è ora sì...poverina», commenta la moglie. «Adesso non sa niente nessuno - continua Carraro - non sai niente neanche tu! Ma non si può avere un po’ di soddisfazione?». Bertolin a questo punto prende un po’ le distanze, spiegando che la presenza del marito in questo genere di trattative la mette un po’ a disagio. «Marcello tu hai idea...io io non so, io mi trovo anche in situazioni di imbarazzo se mi permetti». «Tu - risponde Carraro - non sei in nessuna situazione di imbarazzo, io sono un libero professionista! E quando verrà fatto il bando, e quando si vedrà cosa verrà prodotto, credo che tutti quanti non avranno niente da dire». Non la vedono dello stesso avviso, evidentemente, i carabinieri che nella loro informativa alla procura evidenziano come questa telefonata evidenzi «ancora una volta le commistioni tra pubblico e privato a Santa Maria di Sala». 


CONSIGLIO COMUNALE


Intanto questa sera, alle 20, si terrà il primo consiglio comunale dopo il terremoto giudiziario che ha costretto alle dimissioni dal Consiglio comunale Fragomeni e Zamengo. Al loro posto subentreranno ufficialmente, oggi, Michael Nebradiga e Angela Carrillo. Invece al posto della dimissionaria Bertolin non è previsto nessun nuovo innesto in giunta: la sindaca Rocchi assorbirà le sue deleghe, anche se sta pensando di redistribuirle tra i consiglieri. Per quanto riguarda i sei indagati, venerdì inizieranno le udienze al tribunale del Riesame: il primo sarà Ugo Zamengo, mentre per gli altri cinque si deciderà il 15 febbraio.
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Il Gazzettino