Cresce l'attesa per Leo Gullotta, in scena con "Pensaci, Giacomino!"

Cresce l'attesa per Leo Gullotta, in scena con "Pensaci, Giacomino!"
TRIESTE - Grande attesa al Teatro Bobbio per lo spettacolo in programma da domani 24 al 27 gennaio: “Pensaci, Giacomino!” di Luigi Pirandello che vede alla regia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRIESTE - Grande attesa al Teatro Bobbio per lo spettacolo in programma da domani 24 al 27 gennaio: “Pensaci, Giacomino!” di Luigi Pirandello che vede alla regia Fabio Grossi e al centro della scena Leo Gullotta. E quando Luigi Pirandello incontra Leo Gullotta, celebre interprete del "Bagaglino", 74 anni da poco compiuti, lo spettacolo è assicurato: per l’attore catanese infatti si tratta della terza prova con un testo di Luigi Pirandello dopo L'uomo, la bestia e la virtù e Il piacere dell'onestà sempre diretti da Fabio Grossi; un sodalizio che ha portato ad alcuni dei migliori successi teatrali degli ultimi anni. Gullotta veste qui i panni del professore Agostino Toti, personaggio dall'umorismo pungente, circondato dai tipici abitanti di una piccola città della provincia siciliana, pronto a sfidare l'ipocrisia dei compaesani e una società che vive puntando il dito verso gli altri. In "Pensaci, Giacomino" si ritrovano tutti i ragionamenti, i capisaldi della poetica del Premio Nobel siciliano.


Il contrasto fra apparenza e verità profonda dell’individuo, la condanna di una società becera e pettegola, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo è sempre pronto ad esibirsi.  E si affrontano la solitudine, la condizione femminile, la famiglia, l’arrivismo dei burocrati, l’invadenza dei rappresentanti ecclesiastici, l’uomo depauperato fino al riscatto d’orgoglio. Rispetto al testo pirandelliano, scritto nei primi anni del 1900, l'ambientazione è spostata negli anni Cinquanta dove la scenografia (scene e costumi sono di Angela Gallaro Goracci) prende spunto dall'espressionismo tedesco: sguardi della società ispirati a Kokoshka, facce in movimento, maschere mobili, simboli d'arredo alla Mondrian. Sul palco anche Liborio Natali, Rita Abela, Federica Bern, Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio, Marco Guglielmi, Valerio Santi e Sergio Mascherpa.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino