VENEZIA - Nuove crepe ai piedi del ponte della Costituzione, conosciuto anche con il nome del suo creatore, lo spagnolo Calatrava. E sempre nello stesso punto, lato stazione. A...
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IL DISTACCAMENTO
Crepe e pavimentazione sconnessa alla fondamenta del ponte sono comparse nei giorni scorsi all'inizio del passaggio coperto che conduce in stazione. Un distaccamento notevole che ha visto, proprio come due anni fa, la comparsa delle transenne e del nastro rosso a delimitare la zona dissestata. Il Comune spiega che ora dovrà intervenire Insula, e il problema non è una novità. Era stato già segnalato in passato e potrebbe essere causato dalla particolare struttura del ponte. In particolare, l'arco ribassato spinge il peso sui lati delle fondamenta generando così una sorta di tensione orizzontale che provoca i danni alla pavimentazione. A questo bisogna aggiungere il passaggio continuo di decine di migliaia di turisti al giorno, con e senza trolley, e i carretti dei portabagagli...
LA REPLICA DEL COMUNE
Il Ponte della Costituzione è un manufatto «controllato in modo continuo dal Comune di Venezia e da Insula, attraverso tre azioni di monitoraggio distinte» scrive oggi Cà Farsetti. La prima azione prevede l'utilizzo di sensori «che servono per controllare tutta la struttura: operazione affidata ad una società specializzata - rileva l'amministrazione municipale - che ne analizza puntualmente i dati». La seconda, si sottolinea, è il periodico controllo della lunghezza o corda complessiva dell'arco, e gli eventuali movimenti all'altezza delle prime costole del ponte. E infine viene verificato periodicamente lo stato di tutte le saldature. «Alla luce di tutti questi controlli non emerge nulla - viene detto - che possa far ritenere che vi siano problematiche legate alla staticità del Ponte».
Il Comune afferma che «accade invece tutti gli anni che il tratto di pavimentazione verso la stazione, di competenza di un Ente diverso dal Comune, durante il periodo più caldo dell'anno si muova, si dilati, e in assenza di giunti di dilatazione, si rompa in un punto sempre più o meno simile. È un fenomeno localizzato, assolutamente indipendente dalla statica del ponte, che si risolverà con il posizionamento di un giunto di dilatazione».
Particolari sul Gazzettino del 4 novembre Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino