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UDINE La Procura della Repubblica di Udine ha chiesto un conto salato per il crac di CoopCa, la cooperativa carnica: le pene per le tredici condanne chieste dal Pm ammontano infatti a oltre 30 anni di carcere. Il risarcimento delle parti civili supera il milione di euro.
L'UDIENZA
È cominciata ieri in Tribunale a Udine la discussione del processo per il crac CoopCa, la storica cooperativa carnica di consumo, sciolta nel settembre 2016, dopo 110 anni di attività, a seguito della crisi degli ultimi anni.
LE ACCUSE
Ribadito l'impianto accusatorio che punta sulla falsa rappresentazione della situazione che gli imputati con una gestione poco trasparente avrebbero fornito ai soci rispetto al vero stato economico e patrimoniale della società. Ecco le richieste del Pm: le pene più alte per gli allora presidenti del Cda di CoopCa, Giacomo Cortiula (4 anni e 9 mesi), presidente del collegio sindacale, Giancarlo Veritti, direttore generale, Mauro Veritti e sindaco, Fosca Petris (tutti 4 anni e 6 mesi), presidente del Cda di CoopCa e di ImmobilCoopca, Ermanno Collinassi, e sindaco Daniele Delli Zotti (entrambi 4 anni e 3 mesi). Bancarotta e truffa le ipotesi di reato. Il tribunale collegiale presieduto dal giudice Paolo Milocco con i collegi Carla Missera e Nicolò Gianesini, ha rinviato il processo all'udienza del 5 luglio, quando inizieranno le arringhe dei difensori. Indicate anche le date del 16 luglio e la conclusione il 15 settembre.
IL CRAC
Il crac Coopca è stato senza dubbio uno dei colpi più duri per il territorio friulano anche perchè ha trascinato nella disperazione circa 250 soci, una parte dei quali ha perso parecchi dei loro risparmi.
Il Gazzettino