Cioccolato. Sapevate che a Covolo c'è una delle pasticcerie migliori d'Italia? E ha ben 73 anni

Cioccolato. Sapevate che a Covolo c'è una delle pasticcerie migliori d'Italia? E ha ben 73 anni
PEDEROBBA - Un'arte che dura da 73 anni, quella della lavorazione del cioccolato: autentico fiore all'occhiello della pasticceria Botter di Covolo, attiva da tre...

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PEDEROBBA - Un'arte che dura da 73 anni, quella della lavorazione del cioccolato: autentico fiore all'occhiello della pasticceria Botter di Covolo, attiva da tre generazioni. Riconosciuta come una delle migliori pasticcerie d'Italia dalla guida del Gambero Rosso, l'attività inizia la sua storia nel lontano 1946 con Angelo Botter, che apre il suo bar-pasticceria-gelateria accanto al cinema Spinetta di Cornuda. Nel 1973 il figlio Alessandro, con la moglie Rosanna, si sposta pochi chilometri più in là, a Covolo appunto. Dalle brioche ai pasticcini per arrivare alla cioccolata, la cui lavorazione inizia nel 1980.




FIORE ALL'OCCHIELLO
E da allora tavolette, praline, uova di Pasqua, crema da spalmare, cremini e tartufi sono entrati a far parte dei prodotti di prestigio della storica pasticceria Botter, i cui titolari sono attualmente i figli di Alessandro, Moreno, pasticcere nel laboratorio di Covolo, e Moira, punto di riferimento del locale alla rotonda grande di Caerano, inaugurato nel 2014. «Siamo stati i primi ricorda Moreno, che si occupa personalmente della cioccolata a lavorare artigianalmente il cioccolato in zona, prima di noi non c'era nessun altro che lo facesse. Da quasi quarant'anni siamo impegnati in una ricerca costante, tenendo sempre presenti i gusti più amati dalla clientela. Ci avvaliamo di aziende che producono la cioccolata per poi lavorarla nel laboratorio e, a seconda dell'intensità del cacao, operiamo una differenziazione delle tavolette». Nascono così quelle etichettate con origine Madagascar, Venezuela, Caraibi, Africa, Sao Thomè e Grenade, con percentuali diverse di cacao che le differiscono l'una dall'altra, senza contare poi i filetti di scorza d'arancia candita ricoperti di cioccolato fondente o lo spaccato di cioccolato con nocciole e riso soffiato.

LA PASSIONE

«E' la passione a guidarci continua Moreno e in particolare la volontà di creare qualcosa di diverso, che possa soddisfare anche i palati più esigenti. I tempi rispetto a una volta sono cambiati, bisogna ricercare gusti sempre più elaborati e sapori nuovi per poter accontentare la clientela. Ma gli sforzi vengono ripagati dalla consapevolezza di puntare sempre alla qualità delle materie prime, è questo l'elemento che vale più di tutti gli altri, la base di partenza, poi vanno aggiunte la fantasia e la dedizione al lavoro». La cioccolata non è l'unica arte di cui si occupano Moreno e Moira Botter, con una schiera di altri 18 dipendenti, tra pasticceri e baristi, che si dividono tra le due sedi. Tra le specialità uniche vanno considerati i Sassi del Piave, biscotti alle nocciole con praline di cioccolato, il dolce del Piave, che nasce da una lievitazione naturale con uvetta e canditi, e il caffè.
Federico Fioretti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino