Raid di un gruppo no vax all'interno del centro vaccinale: distrutti due bagni

I bagni del centro vaccinale dell'ex Maber a Villorba distrutti da un gruppo di no vax
VILLORBA - Incursione No-vax nel centro vaccinale dell’ex Maber a Villorba, il più grande del trevigiano. Alcune persone si sono confuse con i cittadini in attesa...

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VILLORBA - Incursione No-vax nel centro vaccinale dell’ex Maber a Villorba, il più grande del trevigiano. Alcune persone si sono confuse con i cittadini in attesa dell’iniezione contro il Covid. E una volta dentro, sono entrate in azione distruggendo due bagni. Non è stata una cosa estemporanea. Il gruppo ha spaccato i lavandini e divelto i rubinetti. Prima di andarsene infilandosi nella vicina uscita, inoltre, ha sporcato tutto il locale gettando escrementi ovunque. «È evidente che si tratta di un’azione No-Vax – spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl trevigiana – hanno sfruttato l’attività ordinaria del centro per passare inosservati. E poi hanno distrutto i bagni. Anzi, li hanno proprio lordati». Come segno di massimo disprezzo.


L’azienda sanitaria ha pulito e riparato tutto. Adesso presenterà una denuncia contro ignoti. L’incursione è avvenuta di giorno. Attualmente è possibile presentarsi senza prenotazione per effettuare la prima dose anti-Covid. Di conseguenza non è stato troppo complicato entrare nel centro. Anche perché di notte il polo di Villorba è sottoposto a vigilanza armata per scongiurare il rischio di atti vandalici ma anche e soprattutto per proteggere le scorte di vaccini conservate nei frigoriferi.

LE TENSIONI

Non basta. Nello stesso centro dell’ex Maber nelle scorse settimane sono stati registrati diversi momenti di tensione a causa di iniziative simboliche da parte di anti-vaccinisti. Più di qualcuno ha atteso il proprio turno per poi sottoporre il medico chiamato a fare l’anamnesi a una serie di domande, spesso strampalate, senza alcuna reale intenzione di fare l’iniezione. «Chiedono al medico cose impossibili e poi si alzano e se ne vanno, mostrandosi pure indignati – allarga le braccia Benazzi – l’obiettivo reale è rallentare la macchina delle vaccinazioni». In alcuni casi gli operatori sono stati costretti a chiamare i carabinieri. Altre volte, invece, le forze dell’ordine sono state paradossalmente chiamate da chi pretendeva un’esenzione senza alcun fondamento.

IL CLIMA

Il clima è incandescente. I bagni distrutti nel centro vaccinale alle porte di Treviso si aggiungono agli atti di violenza registrati nei giorni scorsi nel centro vaccinale PalaExpo di Marghera. Qui un signore che voleva fare subito la terza dose ha sferrato un pugno in direzione dell’assistente sanitaria che controllava gli ingressi. La professionista è riuscita a schivarlo. Ma l’utente infuriato, nell’impeto, ha colpito il vetro della porta retrostante, mandandolo in mille pezzi. La scia di prepotenze, vandalismi e intimidazioni nei confronti del personale che lavora nel centri non si ferma. All’inizio di questa settimana i carabinieri sono stati chiamati anche dagli operatori del drive-in di Mestre per un cittadino andato su tutte le furie. E più di un sanitario si è già ritrovato con le ruote dell’automobile tagliate. Nella lista delle azioni di sabotaggio va poi inserito l’attacco hacker ai danni dei sistemi informatici dell’Usl euganea.


Si teme che simili iniziative ora possano allargarsi. L’Usl trevigiana ha già fatto una riunione urgente con i gestori dei servizi informatici per chiedere loro di alzare il livello di protezione contro possibili attacchi esterni di stampo No-Vax. Non da ultimo, negli ambiti anti-vaccinisti continua la diffusione di notizie inventate di sana pianta per screditare le vaccinazioni contro il coronavirus. In questo momento, in particolare, si stanno moltiplicando le condivisioni sui social di un messaggio che parla di un intervento in massa delle ambulanze proprio nel centro vaccinale dell’ex Maber di Villorba per soccorrere persone dopo la puntura. «È tutto completamente falso: non è intervenuta una sola ambulanza – conclude Benazzi – sono messaggi messi in giro da gente come quella che organizza attacchi ai sistemi informatici e che devasta i locali dei centri vaccinali».

 

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Il Gazzettino