Vaccini anti Covid, a Treviso ci sono 2mila posti vuoti: «Si parte coi 50enni»

Vaccini anti Covid, a Treviso ci sono 2mimla posti vuoti: «Si parte coi 50enni»
TREVISO - Ci sono oltre 2mila posti liberi che non si riescono a riempire. Il quadro delle prenotazioni della vaccinazione anti-Covid per domenica è desolante. L'Usl...

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TREVISO - Ci sono oltre 2mila posti liberi che non si riescono a riempire. Il quadro delle prenotazioni della vaccinazione anti-Covid per domenica è desolante. L'Usl sta cercando di correre ai ripari. L'ipotesi è di aprire ai trevigiani tra i 50 e i 59 anni già a partire da questo fine settimana. Nelle prossime ore si valuterà il da farsi con la Regione. Poi arriverà il via libera definitivo. Sembra incredibile. Fino a poco tempo fa mancavano i vaccini. Adesso, invece, scarseggiano le persone che vogliono vaccinarsi.


IL CALENDARIO
Attualmente l'azienda sanitaria ha aperto le porte a tutte le persone dai 60 anni in su, più quelli fragili. Ma le prenotazioni registrate sul portale Vaccinicovid.regione.veneto.it non sono sufficienti. «La vaccinazione dei cittadini tra i 60 e i 69 anni sta andando a rilento. In particolare su domenica abbiamo diversi buchi: ci sono oltre 2mila posti ancora liberi fa il punto Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria trevigiana questi numeri ci mettono in difficoltà. Adesso stiamo valutando come scongiurare il rischio che un numero così importante di appuntamenti vada a vuoto». La prima idea è quella di aprire subito le prenotazioni ai 140mila over 50 della Marca. Si pensava di cominciare dall'11 maggio. Ma forse bisognerà fare di necessità, virtù. In attesa della conferma ufficiale, ci si concentra sugli over 60.


LE COPERTURE
Ad oggi si è arrivati a una copertura del 63% (prima dose) tra i 100mila trevigiani di età compresa tra i 60 e i 69 anni. Il problema è che si fatica ad andare oltre. Anche ieri nel centro di Lughignano, dove sono stati vaccinati i 60enni con appuntamento, più una serie di richiami per gli insegnanti, l'attività è sembrata fin troppo tranquilla. Di contro, non sono mancate le code nei centri che hanno ospitato il Vax-day a libero accesso, senza bisogno di prenotazione, per le persone tra i 70 e i 74 anni (classi 1947, 1948, 1949, 1950 e 1951). Nella sede del Bocciodromo di Villorba, in particolare. E poi a Godega e Riese, che assieme a Vidor hanno completato il quadro dei centri dedicati al Vax-day. Alla fine sono state complessivamente vaccinate quasi 8mila persone. «Avevamo messo in conto una risposta tra il 40 e il 50% rispetto ai 14mila settantenni che mancavano all'appello spiega il direttore generale dell'Usl invece si è fatto avanti più del 50% dei cittadini coinvolti. Tanto che abbiamo inviato due medici aggiuntivi da Treviso al Bocciodromo di Villorba, da Conegliano al Campo Fiera di Godega e da Montebelluna al centro culturale di Riese. Quando intervengono i sindaci sul piano della comunicazione, la risposta è sempre maggiore. Ed è un bene». Adesso bisogna fare i conti totali. Fino all'altro ieri la copertura tra gli 88mila cittadini con età compresa tra 70 e 79 anni era al 75,5% (prima dose). Ora si spera si arrivare vicino a quota 85%. Infine, resta sempre aperta la possibilità di prenotare la vaccinazione per gli over 80. Il 65,4% dei 60mila ultraottantenni trevigiani ha già ricevuto anche la seconda dose. Più di 4mila, però, hanno rifiutato il vaccino. La speranza è che qualcuno possa ancora cambiare idea.


IL BOLLETTINO


Perché l'epidemia sta si rallentando, ma i contagi non sono ancora a zero. Anzi. Anche ieri sono emerse 106 nuove positività nella Marca. I positivi restano sempre sopra quota 2mila. La buona notizia, invece, è che i ricoveri di pazienti Covid positivi nei reparti ordinari degli ospedali sono finalmente scesi sotto la soglia dei 100. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino