Covid, emergenza finita ma ancora 39 ricoveri. Scatta la doppia campagna vaccinale

Covid, emergenza finita ma ancora 39 ricoveri. Scatta la doppia campagna vaccinale
PADOVA - L’emergenza sanitaria da Covid-19 sulla carta è finita, ma continuano i contagi che sono in aumento dall’inizio dell’estate. Nel giorno...

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PADOVA - L’emergenza sanitaria da Covid-19 sulla carta è finita, ma continuano i contagi che sono in aumento dall’inizio dell’estate. Nel giorno della presentazione della campagna vaccinale contro l’influenza stagionale e il richiamo per quello anti-Covid, l’Ulss 6 ha fatto il bilancio dei contagi: attualmente i positivi sono 114, di questi i ricoverati sono 39 e due sono in terapia intensiva. 


«Il virus è presente e bisogna vaccinarsi - spiega Aldo Mariotto, direttore sanitario Ulss 6 -. I casi a inizio estate erano molto bassi, ora stanno lievemente crescendo. Ad oggi non possiamo prevedere la piega che prenderà l’andamento, ma possiamo consigliare il richiamo del vaccino per tenere i numeri sotto controllo». Attualmente i vaccini anti-Covid, distribuiti dal Ministero della Salute, saranno dilazionati in lotti e per il momento sono disponibili 8mila dosi. Per la prossima settimana è prevista la distribuzione di altre fiale per immunizzare le persone più a rischio come i malati cronici e gli ultra 80enni. L’obiettivo principale è quello di vaccinare i luoghi di comunità, che possono generare focolai come gli ospiti delle case di riposo (dove è già iniziata la vaccinazione), i sanitari, la popolazione carceraria, le strutture e i servizi per disabili e le comunità psichiatriche e per le dipendenze. 
 

I PUNTI
Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale partirà ufficialmente lunedì. Nella mattinata di ieri, l’Ulss ha aperto il portale per le prenotazioni disponibili fino a dicembre. In tutta la provincia ci sono 800 punti erogativi dove è possibile fare il vaccino come: negli ambulatori dei medici di medicina di generale, i pediatri e le farmacie. Le dosi per l’Ulss 6 sono quasi 200mila. 
«Ovviamente sono previste ulteriori dosi in base alle richieste - spiega Lorena Gottardello, del Dipartimento di prevenzione -. Ci sono diversi tipologie di vaccino, differenziate a seconda dell’età. I medici di medicina generale e pediatri hanno già prenotato 154mila dosi». 
 

I PRECEDENTI
L’anno scorso i primi casi influenzali si sono verificati a metà novembre, con il picco dopo due settimane, in largo anticipo rispetto agli scorsi anni dove invece il periodo di inizio influenza era dicembre con il picco a gennaio. Le categorie a rischio per il quale il vaccino è gratuito sono: persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza, soggetti di età pari o superiore a 60 anni, operatori sanitari, lavoratori in servizi pubblici di primario interesse collettivo, bambini e donne in gravidanza. 
«L’influenza stagionale in Italia fa mediamente dai 6 ai 8mila morti all’anno - sottolinea Domenico Crisarà, presidente dell’Ordine dei medici -. L’ andamento climatico ha portato con sé un’anticipazione dell’influenza di un mese, segnato anche dall’indebolimento del sistema immunitario causato dall’utilizzo delle mascherine. Immunizzarsi è importante e possono essere fatti entrambi i vaccini in contemporanea, quello anti-Covid è un richiamo e questo è bene ricordarlo, i numeri dei soggetti positivi che abbiamo sono largamente sotto stimati». 


Per i più piccoli sono a disposizione 10mila dosi pediatriche, di queste 6.600 dosi di spray nasale. Per i bambini sotto i nove anni che fanno il vaccino contro l’influenza, per la prima volta ci sono 2 dosi. «È importante vaccinare i bambini perché sono una categoria molto a contatto con altri bambini nei nidi e con le persone anziane come i nonni - spiega Barbara Andreola, pediatra di Carmignano di Brenta -. La vaccinazione dei piccoli serve sia per diminuire l’incidenza sia per evitare le complicanze come quella polmonare e muscolare. Inoltre, i bambini sono un serbatoio che tengono il virus per molto tempo».
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Il Gazzettino