Basta code ai vax-point: l'Uls chiama 130 laureati per far decollare il piano

Giovani specializzandi in arrivo nella Marca per il piano vaccinale
TREVISO Un esercito composto da 130 medici specializzandi delle università di Padova e Verona è pronto a entrare in campo per far decollare il piano vaccinale...

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TREVISO Un esercito composto da 130 medici specializzandi delle università di Padova e Verona è pronto a entrare in campo per far decollare il piano vaccinale anti-Covid. I più giovani hanno 25 anni. I più “vecchi” 33. L’Usl della Marca li ha appena reclutati per aumentare il numero di camici bianchi nei centri vaccinali. In attesa dell’arrivo di un numero sempre maggiore di dosi, ci si prepara per poi non fermarsi più. I giovani medici saranno impegnati almeno fino al 30 giugno. Ma è già stata prevista un’eventuale proroga in base all’andamento del programma di vaccinazioni contro il coronavirus.

I DRIVE IN

Nel giro di due settimane verrà aperto il nuovo centro vaccinale in drive-in nel complesso dell’ex Pagnossin di Treviso, a due passi dall’aeroporto Canova, messo a disposizione dall’imprenditore della logistica Damaso Zanardo. Dopo la sperimentazione di Castelfranco, sarà il primo polo stabile capace di accogliere 1.600 persone al giorno senza nemmeno farle scendere dall’auto. L’azienda sanitaria ha annunciato che lo aprirà comunque, anche nel caso di cui si dovesse partire a rilento a causa dell’attuale carenza di dosi, per alleggerire il Ca’ Foncello.

VILLORBA RADDOPPIA

Di pari passo, a Villorba ci si prepara a un raddoppio. Oltre alla sede del Bocciodromo, utilizzata fin dall’inizio, verrà aperto anche un secondo polo vaccinale in un centro polifunzionale. Al momento si guarda soprattutto alla collaborazione tra il Centro di Medicina e l’Usl della Marca per vaccinare i lavoratori delle imprese, probabilmente dalla fine di aprile. Lo stesso Centro di Medicina, inoltre, è pronto a mettere a disposizione parte della struttura del proprio quartier generale che sorge a Villorba lungo strada Ovest.

LE ASSEGNAZIONI

In tutto ciò, i 130 laureati in Medicina e iscritti alla scuola di formazione specialistica (104 dell’Università di Padova e 26 dell’Università di Verona) sono già stati assegnati alle varie sedi. Nel dettaglio, 59 verranno destinati al centro vaccinale di Treviso, 23 a quello allestito nel centro culturale di Riese, 11 nel Campo Fiera di Godega di Sant’Urbano e altrettanti nel centro sportivo di Lughignano di Casale sul Sile, 8 a Oderzo, 8 nel Bocciodromo di Villorba, 6 nel prossimo centro polifunzionale della stessa Villorba e 4 nella sede vaccinale aperta nel palasport di Ponte di Piave. «Il coinvolgimento dei laureati in Medicina e chirurgia nelle attività di profilassi vaccinale della popolazione è ritenuto necessario e urgente per il regolare svolgimento della campagna vaccinale programmata – ha messo nero su bianco l’Usl della Marca – in coerenza con le indicazioni del ministero della Salute e nell’attuazione degli interventi di protezione civile diretti a contenere e contrastare l’attuale emergenza, anche in considerazione del livello del contagio». Per il momento l’azienda sanitaria ha stanziato complessivamente 1 milione e 335mila euro. A tanto ammonta il fondo che verrà usato per pagare gli specializzandi, che lavoreranno come liberi professionisti o come cococo, a fronte di un compenso pari a 40 euro lordi all’ora. Se si andrà oltre al 30 giugno, di seguito, verranno rivisti i conti. Ma intanto si può partire.  © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Gazzettino