Il blitz degli "astronauti" a scuola: in azione le squadre dei test Covid rapidi

Tamponi rapidi all'Einstein di Piove. Coordina i distretti Ulss il dottor Realdon
PIOVE DI SACCO - Si sono presentati all’ingresso della scuola con i loro soliti camici bianchi, ma in parcheggio si sono bardati “travestendosi” da astronauti....

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PIOVE DI SACCO - Si sono presentati all’ingresso della scuola con i loro soliti camici bianchi, ma in parcheggio si sono bardati “travestendosi” da astronauti. Alcuni appartengono alle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale che svolgono attività domiciliari per i pazienti Covid) e altri sono infermieri del distretto sociosanitario. Coordinate dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea, sono le squadre di pronto intervento che piombano nelle scuole quando c’è bisogno di effettuare i test rapidi. Infilano uno stecco nel naso e dopo solo un quarto d’ora danno il risultato. 


Il debutto dei test rapidi in provincia di Padova è avvenuto l’altro ieri mattina all’istituto Einsten di Piove di Sacco. Se da un lato c’è la preoccupazione per l’alto numero di alunni positivi, dall’altro c’è la soddisfazione per un intervento in cui è filato tutto liscio grazie all’altissima professionalità del personale ma anche grazie alla collaborazione di preside, genitori e ragazzi. 

«Quando c’è uno studente positivo - spiega Piero Realdon, coordinatore dei direttori dei Distretti sociosanitari dell’Ulss 6 Euganea - noi aggrediamo il problema. Non serve più che tutti gli alunni vadano a mettersi in coda nei distretti e nei presidi ospedalieri. È l’ospedale che arriva nella loro scuola. Queste nuove unità speciale Usca, 90 in tutta la provincia da cui pescare di volta in volta, ci hanno portato linfa nuova e sono molto utili. Ci stiamo strutturando e l’inizio è stato positivo. Di sicuro medici e infermieri devono avere un approccio diverso se davanti si trovano un bimbo di sei anni o un ragazzo di diciassette». 

IL DIRETTORE
Domenico Scibetta, dg dell’Ulss, ieri mattina ha spiegato che «nella esecuzione del tampone rapido abbiamo chiesto collaborazione anche a medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Da parte dei medici di medicina generale ci è stata manifestata una forte disponibilità a collaborare e hanno aderito 111 dottori in pochissimo tempo. Si offrono di fare tampone rapido nello studio, una prassi che si estenderà sempre più. Confido sul fatto che raggiungeremo la maggioranza dei medici di famiglia, così come accaduto con la campagna vaccinale. Scibetta ha anche lodato il Dipartimento di Prevenzione guidato dalla dottoressa Lorena Gottardello: «Sta facendo sforzi importanti perché, a differenza del periodo di lockdown, ora ha ripreso a fare anche tutte le tradizionali attività».


IL PROVVEDITORE


Anche il provveditore Roberto Natale nei giorni scorsi aveva applaudito l’introduzione dei test rapidi in classe: «Sono favorevole a questa prassi che avvantaggia tutti, alunni e genitori - le parole del direttore dell’Ufficio scolastico provinciale -. Certo, dalle famiglie deve esserci collaborazione e fino ad ora mi pare ci sia. Sono rimasto favorevolmente sorpreso dalla celerità con cui la Regione ha adottato e applicato le direttive nazionali». Sì, gli “astronauti” continueranno ad arrivare a scuola. 

 

 

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Il Gazzettino