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ROVIGO - Da domani sarà attivo il nuovo Covid point, a Rovigo, in cittadella sociosanitaria. L’Ulss 5 ha ristrutturato i locali, un tempo dedicati alla palestra della scuola allievi della Guardia di finanza, trasformandola in un centro per l’esecuzione dei tamponi. Quello attivo al Censer, finora aperto al pomeriggio, da domani verrà spostato in cittadella nei locali sul retro del blocco B e adiacenti al Covid point drive-in. Il nuovo punto consentirà di accogliere un maggior numero di utenti, ogni pomeriggio dalle 14 alle 19.40. Le persone che avevano già prenotato nella sede del Censer, con appuntamento fissato dopo il 10 gennaio, sono state informate dello spostamento via sms.
«Una soluzione necessaria vista la crescita quotidiana dei tamponi - evidenzia l’azienda sanitaria - nell’ultima settimana ne sono stati eseguiti in media 3.180 al giorno, con picchi di 5.500 tamponi effettuati. Il nuovo punto tamponi, terminata l’emergenza, sarà utilizzato dal Dipartimento di prevenzione per effettuare le attività vaccinali ordinarie in locali accoglienti. Inoltre, nell’area posteriore al blocco B è stata realizzata un’area parcheggi per 80 posti auto e i lavori termineranno a breve».
IL PROBLEMA
Intanto il 118 è sommerso di telefonate di persone che chiedono informazioni sul Covid e l’Ulss è costretta a ricordare che la linea va lasciata libera per gli interventi di soccorso. Per informazioni sul Covid bisogna contattare solo il numero verde 800938880, attivo ogni giorno dalle 8 alle 20. «Chiediamo di non chiamare il 118, il servizio provinciale del Suem è destinato esclusivamente alle urgenze. Il grande numero di chiamate al 118 per informazioni, che possono essere fornite dal numero verde per il Covid-19, può rallentare le richieste di soccorso. Si evidenzia anche che a causa dell’elevato numero di positività, nonostante i laboratori stiano lavorando a ciclo continuo sette giorni su sette, la lettura dei tamponi molecolari potrebbe subire dei rallentamenti».
I disagi hanno interessato centinaia di polesani costretti a casa perché positivi o in isolamento.
OCCHIOBELLO IN DIFFICOLTÀ
Con i contagi alle stelle, il sindaco Sondra Coizzi chiede più attenzione alla sua Occhiobello. «Abbiamo numeri da brividi: ci sono 279 persone in sorveglianza attiva, di cui 236 positive, due ricoverate e 43 contatti stretti in isolamento. Molti positivi sono giovani, gli anziani sempre meno numerosi. Invito i cittadini a stare in guardia e seguire le indicazioni per evitare di contagiarsi». L’incremento dei casi riporta in campo anche la Protezione civile. «A seguito del peggioramento della pandemia, l’assemblea dei volontari ha deciso di riattivare la consegna di spese e farmaci a domicilio per le persone in isolamento - avverte il gruppo - le famiglie di Occhiobello e Stienta in quarantena riceveranno un volantino con le istruzioni e le spese saranno recapitate martedì, giovedì e sabato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino