AURONZO DI CADORE - Un focolaio al Servizio dipendenze (Serd) di Auronzo di Cadore.
Il Serd di Auronzo, dove si sono positivizzati 7 pazienti su 12, è stato chiuso per covid. È stato un altro fulmine a ciel sereno. Non soltanto per le positività emerse all'improvviso, quanto per il fatto che alcuni familiari dei pazienti sono dovuti andare a prendere i congiunti positivi e portarseli a casa. «A mio avviso c'è stato un caso di malasanità - ha raccontato un familiare al Gazzettino -. Dopo aver appurato che almeno 6 pazienti su 12 erano positivi al covid-19, il responsabile del reparto ha deciso di mandare a casa tutti i pazienti». Anche quelli positivi. Per essere precisi, 5 di loro sono stati ricoverati nell'ospedale di comunità di Belluno con sintomi lievi, mentre 2 spediti a casa con grande preoccupazione dei familiari: «Speriamo che i responsabili vengano identificati e che l'Ulss prenda provvedimenti in merito». La struttura, intanto, è stata chiusa. Sono due episodi, quelli di Mel e di Auronzo, che fanno capire quanto la situazione sia incerta.
LA MAPPA DEL CONTAGIO IN PROVINCIA La curva dei contagi ora è in discesa. Ma lo sarà ancora per quanto? Ieri sono stati scoperti 13 nuovi positivi che portano il totale dei bellunesi con il virus a 526. Al momento l'incidenza settimanale (19-25 aprile) è inferiore a 80 nuovi positivi ogni 100 mila abitanti. Ben 28 comuni, negli ultimi 7 giorni, non hanno registrato nessun positivo. Quelli con l'incidenza più alta, maggiore di 500 nuovi casi ogni 100mila abitanti, sono Borca, Vigo e Soverzene. È un equilibrio delicato che cambia di settimana in settimana. Ma che sottolinea con forza come il virus debba essere combattuto nelle strutture sanitarie ma anche all'esterno mediante il comportamento responsabile da parte di ciascun cittadino.
