Covid, scuole senza docenti. La preside del Cima ai genitori: «Non garantisco lo svolgimento delle lezioni»

La scuola in tempo di Covid
CONEGLIANO - Dopo la lettera appello per far slittare l’avvio delle lezioni, l’allarme caos in diversi istituti del territorio: la scuola riparte...

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CONEGLIANO - Dopo la lettera appello per far slittare l’avvio delle lezioni, l’allarme caos in diversi istituti del territorio: la scuola riparte nell’incertezza. È un vero e proprio allarme quello che lancia la dirigente Istituto comprensivo Conegliano 2 “G.B Cima” Liviana Da Re, alla ricerca di docenti che possano sopperire alla mancanza di personale venutasi a creare, per una concomitanza di sfortunate vicissitudini, aggravate da una gestione dell’emergenza Covid da parte del Ministero non abbastanza organizzata. «Abbiamo alcune figure del personale scolastico che hanno scelto di non vaccinarsi; quelli che non avevano una documentazione medica adeguata sono stati sospesi e di altri stiamo aspettando di definire la situazione – spiega la dirigente –. A rendere ancora più pesante la situazione è che alcuni dei docenti che erano stati assunti con i famosi ‘posti Covid’ nel frattempo hanno preso posto in altre sedi, magari logisticamente più vantaggiose. È una situazione che toglie il sonno». E un altro allarme arriva dalle scuole Grava dove una circolare della dirigente annuncia possibili riduzioni di orario per mancanza di insegnanti.

RIENTRO DIFFICILE

Non si prospetta un rientro facile per gli alunni, e neanche facilmente prevedibile, poiché le variabili sono davvero molte. La richiesta, non solo della dirigente del Cima, ma un po’ di tutta la categoria, è quella che il Ministero dell’Istruzione dia delle indicazioni chiare su come regolarsi con il personale scolastico, oltre a concentrarsi sulla questione dei contagi: le strutture scolastiche locali, infatti, non sono in grado di affrontare la complessità della situazione che si sta creando. «Lunedì sicuramente dei disagi ci saranno» ammette la dirigente che venerdì aveva fatto pervenire una lettera per avvisare i genitori di possibili difficoltà scrivendo: «Per quanto riguarda la scuola e il nostro Istituto in particolare sento di dovervi anticipare che si potranno manifestare, a partire da lunedì 10 gennaio 2022, difficoltà nell’assicurare il regolare svolgimento delle lezioni. Il collaboratore del Ds, il Dsga con il personale di segreteria, i coordinatori di plesso si stanno adoperando, per quanto finora giunto a conoscenza, affinché i bambini/ragazzi possano disporre dell’istruzione dovuta; tuttavia limiti posti da scadenze varie non ci consentono di conoscere la reale situazione, quale si presenterà lunedì prossimo».

LE FAMIGLIE

A ridosso dell’apertura dunque le prospettive non sono affatto rosee, gravate dall’interpretazione molteplice di alcune norme che stanno creando forti disagi. A ciò si aggiungono le preoccupazioni dei genitori, che si traducono, in alcuni casi, in lettere mandate attraverso gli avvocati alla scuola o in raccomandate dirette alla dirigenza. «Il problema principale sono i docenti che non sono in regola e che non riesco a sostituire, ma anche che durante le vacanze di Natale ci sono stati dei casi positivi di docenti nonostante la vaccinazione, per cui un bel po’ sono a casa – aggiunge la dirigente che lancia un appello –. Si cercano insegnanti che possono compilare la "messa a disposizione" (Mad) e aiutarci a superare questo momento».

ALTRI CASI

Altrettanto complicata è la situazione nella quale si trova Angela Morgese dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Susegana, dove sono 14 gli insegnanti che non si sono vaccinati e anche in questo caso si ricorre alle liste delle Mad per poter garantire la continuità educativa agli studenti. Sono ore convulse, nelle quali le segreterie si adoperano per ‘tappare i buchi’, ma risolvere il problema senza una precisa direzione dall’alto potrebbe non essere così semplice. 

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Il Gazzettino