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BELLUNO - Dilaga il virus nelle scuole e colpisce in particolare in asili, elementari e medie. Sono 560 gli studenti e i docenti bellunesi che il Dipartimento di Prevenzione sta tenendo sotto controllo. In una settimana il numero dei casi di covid-19 è più che raddoppiato: il 29 ottobre scorso erano 202, quindi 358 in meno rispetto a quanto emerso ieri. A differenza di quei giorni inoltre, in cui il bilancio delle classi coinvolte era stato negativo (+11 a fronte però di 12 negativizzate), questa volta è andata diversamente. È quanto ha sottolineato anche l’azienda sanitaria: «Si rileva un importante incremento (+15) delle classi in sorveglianza scolastica rispetto alla settimana precedente».
LA CURVA SALE
Insomma, i contagi sono ripartiti. Prima il focolaio scolastico a Longarone, poi quello a Ponte nelle Alpi, infine a San Pietro di Cadore. Dai tamponi di screening, effettuati alle diverse classi dell’istituto del Comelico, sono state scoperte nuove positività che hanno determinato il passaggio delle classi dal monitoraggio scolastico alla quarantena. In relazione alla situazione epidemiologica, le istituzioni e il dirigente scolastico, dopo un confronto con il team scuola dell’Ulss Dolomiti, hanno ritenuto opportuno sospendere momentaneamente le attività in presenza. Quindi tutti a casa, di nuovo.
TEAM SCUOLA
Sono 28 le classi in carico al Dipartimento di Prevenzione: 14 si trovano in monitoraggio (4 dell’elementari, 6 delle medie, 4 delle superiori) e altrettante in quarantena (5 dell’asilo, 4 delle elementari e 5 delle medie). Il primo, detto anche sorveglianza stretta con frequenza scolastica, si applica a tutti i contatti avvenuti a scuola e individuati a seguito di un caso positivo, ad eccezione dei casi in cui venga disposto il provvedimento di quarantena da parte del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (contatti negli Asili e Infanzie o classi in cui emergono almeno due casi di positività). La quarantena scatta invece nei confronti di alunni e docenti degli asili e delle scuole dell’infanzia che sono stati a contatto stretto con un caso positivo (ma anche nei confronti di alunni e docenti delle altre scuole qualora venissero riscontrate più di una positività nella medesima classe). L’azienda sanitaria ha specificato che la maggior parte delle classi «appartiene a scuole primarie e secondarie di primo grado (19 su 28) ed è localizzata per lo più nella zona del Cadore».
IL BOLLETTINO
L’aumento dei contagi nelle scuole ha fatto schizzare il dato sugli attualmente positivi in provincia: sono 281 (+33 nelle ultime 24 ore). Per trovare lo stesso numero bisogna tornare indietro al 20 maggio scorso. La situazione torna quindi precaria sul fronte epidemiologico. Sono le scuole, ora, a trainare i contagi. Ma dietro l’angolo ci sono anche le case di riposo (in quella di Lamon sono stati scoperti 9 positivi, tra operatori sanitari e ospiti).
LA CAMPAGNA
Nel frattempo continua la campagna vaccinale. In totale l’Ulss Dolomiti ha somministrato 295.492 dosi di vaccino anti-covid e prosegue con le vaccinazioni delle donne in gravidanza dopo il percorso di counseling attivato dai reparti di Ostetricia e Ginecologia dell’Ulss Dolomiti. I professionisti dei due reparti sono infatti a disposizione per una consulenza personalizzata e per rispondere ai dubbi in merito alla vaccinazione anti covid in gravidanza.
VACCINAZIONI IN GRAVIDANZA
«Sebbene il rischio assoluto di morbilità e mortalità gravi rimanga basso – ha spiegato l’azienda sanitaria – diversi dati pubblicati hanno dimostrato che la gravidanza è associata in modo indipendente ad un aumento di 3 volte del rischio di ricovero in terapia intensiva rispetto alle donne non gravide sintomatiche».
Il Gazzettino