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CASTELFRANCO - Mamma e figlia malate di Covid, chiuse in casa con assistenza all'anziana negata. Loro sono Leonora Favretto e la sua mamma Edda di 87 anni ed entrambe combattono contro il coronavirus da 12 giorni. Ma, se Leonora regge, sua madre fa fatica a respirare, ha una polmonite importante e tutte le patologie pregresse che aveva oggi sembrano dei macigni ancora più importanti. Eppure, nonostante la sua situazione sia stata resa nota ai sanitari dalla stessa Favretto, la madre non è stata ricoverata fino a ieri e anzi, è stata rispedita a casa per ben due volte in quanto, riferisce, i sanitari hanno valutato i suoi parametri vitali come stabili. «Il Covid è una malattia che ti toglie completamente le forze e io, positiva sintomatica, ho dovuto gestire mia mamma con importanti patologie pregresse spiega Favretto . Mi sono vista negare il ricovero della mamma per 2 volte, l'ho portata al mattino al San Giacomo e al pomeriggio me la riportavano a casa. Dopo due dinieghi, l'ho riportata perché stava male e ho discusso con il medico del pronto soccorso che mi ha chiesto se fosse stato un ricovero forzato perché per dare un letto a mia mamma che secondo loro non ne aveva bisogno, lo toglievano a qualcuno che magari ne aveva necessità. Così ho detto che me ne assumevo la responsabilità e che se me l'avessero rimandata a casa io non l'avrei accettata».
LO SFOGO
Ci sono disperazione e stanchezza nelle parole di Favretto soprattutto dopo che ha visto la sua mamma distesa sul divano, disidratata e che faticava a respirare. «Aveva la pressione massima a 80 e 39 di febbre afferma Se non fossi stata positiva al Covid non avrei nemmeno potuto prendermi cura di mia mamma, sono senza forze ma senza di me lei sarebbe morta in questi giorni.
LE VIE LEGALI
Ieri la signora Edda è stata ricoverata nel reparto di geriatria di Montebelluna. «Sta già migliorando spiega la figlia . Il medico del San Valentino ha detto che mia mamma era grave e aveva bisogno di assistenza. Lì ha trovato personale bravo e umano che la sta aiutando a rimettersi. La modalità del medico del Pronto soccorso di Castelfranco invece non la lascerò perdere, riceverà una denuncia. Ci ha fatto sentire quasi colpevoli dell'aver bisogno di assistenza».
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