A Cordenons tutti i preti sono positivi: si prega solo online

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CORDENONS - Migliorano le condizioni di salute di don Angelo Grillo. Il parroco di Cordenons e Villa d’Arco, da dieci giorni ricoverato in Terapia intensiva al Santa Maria...

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CORDENONS - Migliorano le condizioni di salute di don Angelo Grillo. Il parroco di Cordenons e Villa d’Arco, da dieci giorni ricoverato in Terapia intensiva al Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dopo essere risultato positivo al Covid-19, è stato accolto, ieri, nel reparto di Terza medica.


PARROCCHIANI SOLLEVATI
Un sospiro di sollievo per i familiari del sacerdote, ma soprattutto per i parrocchiani, che da giorni chiedono di essere aggiornati sullo stato di salute della loro guida spirituale. Ieri don Angelo ha scambiato qualche messaggio telefonico con il vicario parrocchiale, Alberto Della Bianca, anch’egli positivo al Coronavirus e, pertanto, in quarantena in canonica: «Ci siamo scambiati qualche frase veloce - afferma don Alberto - e già questo è un buon segnale. Il suo morale è alto, adesso confidiamo che, al più presto, possa essere dimesso. I tempi di recupero, certo, non saranno brevi». Sta meglio anche don Piero Cesco (nella foto), pure lui contagiato: è ricoverato nel reparto Covid dell’Ospedale pordenonese. Più per precauzione, vista la veneranda età, che per altro. Intanto, dopo che la chiesa di piazza della Vittoria è stata sanificata, le messe, almeno quelle celebrate nei giorni feriali, sono state momentaneamente sospese. Sabato e domenica, invece, i riti vengono celebrati dai preti inviati, di volta in volta, direttamente dalla Curia vescovile di Concordia-Pordenone. Assicurati sempre, invece, i funerali. Il rosario, rivolto ai malati, viene invece celebrato attraverso la piattaforma virtuale Zoom. Un’iniziativa che, almeno sino a questo momento, sta riscuotendo molto successo. 


COMUNITÁ SOLIDALE
«In questo periodo - confessa don Alberto - è come se la comunità si fosse stretta in un unico grande abbraccio. È emersa l’umanità, quella che forse in altri momenti era sicuramente meno evidente. I fedeli non mancano, ogni giorno, di informarsi sulle condizioni di salute di don Angelo, ma anche delle mie e di don Piero. Mi creda: queste forme di affetto ci fanno sentire meno soli». 


ACCUSE DI OMERTÁ
Nei giorni scorsi, con un post su Facebook, don Alberto aveva voluto precisare che «da alcune voci, più o meno dirette, sembra che passi il messaggio di una parrocchia omertosa. Ci tengo a precisare che gli unici che hanno il diritto di informare chi desiderano, per il decorso dello stato di salute di don Angelo, sono i suoi famigliari ed eventualmente la Diocesi. In questo senso, ogni accusa di omertà non solo è inopportuna, ma è una totale mancanza di carità nei nostri confronti».


Nei giorni successivi, a seguito di un test rapido, lo stesso vicario aveva scoperto di essere positivo al Covid-19. «Ho ancora un po’ di tosse - rivela don Alberto - ma sto decisamente meglio. La settimana prossima mi sottoporrò a un ulteriore tampone, sperando che mi trovino negativo. Qui tutti abbiamo voglia di riprendere in mano la nostra vita che purtroppo, in questo ultimo periodo, ha subito una brusca frenata a causa del Coronavirus».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino