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BELLUNO - Un tecnico che lavora in Tribunale a Belluno, e che risulta dipendente di una ditta esterna, ha scoperto di essere positivo al covid-19. «Si tratta di un no-vax - ha specificato la presidente Antonella Coniglio - e questo succede quando un no vax si inserisce in un ufficio dove da quasi due anni osserviamo le misure precauzionali che io ho disposto». Per ora è un caso isolato, ma l'attenzione è alta. L'azienda, infatti, ha informato il tribunale soltanto ieri mattina, 23 novembre, ed è stato necessario disinfettare gli strumenti e le postazioni in uso al dipendente (oltre a chiamare qualcuno che potesse sostituirlo). «Mi amareggia molto - ha continuato Coniglio - è espressione, nella nostra piccola realtà, di quello che succede a livello nazionale. Purtroppo questa è la situazione». Non è corretto parlare di focolaio. Tuttavia bisognerà monitorare le persone entrate in contatto con il tecnico e capire se quest'ultimo possa aver contagiato qualcuno. La presidente del Tribunale di Belluno si è detta fiduciosa.
I CONTROLLI
Dal 15 ottobre, i dipendenti devono mostrare il green pass (ottenuto tramite vaccino o tampone negativo) all'ingresso del Palazzo di giustizia e alcune attività rimangono limitate rispetto al periodo pre-covid.
L'IGENIZZAZIONE
«Ritengo e spero - ha precisato Antonella Coniglio - che non abbia presentato pericolo per il tribunale. Ad ogni modo ho fatto igienizzare la stanza in cui lavora e avvisato le persone, tra cui la sottoscritta, che sono entrate in contatto con il tecnico». Al momento non sono emerse altre positività. La persona in questione lavora all'interno dell'aula al primo piano, dove si svolgono le udienze penali, ed è separata dagli altri tramite uno schermo in plexiglass. Tutti giudici, cancellieri, pubblici ministeri, avvocati e testimoni indossano la mascherina e c'è un ricircolo d'aria costante. «Voglio essere fiduciosa ha detto la presidente che non rappresenti un problema per la salute dei dipendenti del tribunale che finora non hanno avuto niente. Ma si tratta di un no-vax e questo è ciò che può accadere quando un no-vax entra in ufficio. Qui, a parte 2-3 persone, siamo tutti diligentemente vaccinati. Io ho anche la terza dose». Nessuna comunicazione da parte del medico competente o dell'Ulss Dolomiti ma non è escluso che nei prossimi giorni non si decida di eseguire tamponi mirati. «Giusto ieri ha raccontato Antonella Coniglio ho fatto una comunicazione a tutto il personale del tribunale, giudice di pace e ufficiali giudiziari, a vigilare maggiormente sulle misure di sicurezza che abbiamo individuato, proprio in relazione a questo aggravamento della situazione nazionale. In questi due anni ritengo di esser stata molto attenta ma tutte le volte che mi sarà data la possibilità di migliorare le condizioni di sicurezza lo farò senz'altro».
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Il Gazzettino