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CONEGLIANO - Ancora lunghe code davanti ai Covid Point della Zoppas Arena di Conegliano e dell'ex Velo di Altivole. Ma dopo quello dell'ex Melodi di Castelfranco, da giovedì prossimo, 16 dicembre, verrà riattivato anche il Covid Point di Dosson di Casier. Si salirà a 7 centri tamponi per riuscire a fare quasi 10mila test al giorno. Così come ci saranno 7 centri vaccinali, per arrivare a 9mila iniezioni anti-Covid al giorno. La prossima settimana verrà infatti aperto il settimo a San Vendemiano. E da domani, 11 dicembre, l'Usl si appoggerà anche ai privati, in questo caso esclusivamente per le terze dosi. Proprio da domani si potrà ricevere il richiamo aggiuntivo nel Centro diagnostico castellano di Castelfranco (ogni sabato lavorativo fino alla fine del mese). Discorso identico nel centro Gvdr poliambulatorio Marca trevigiana (qui ogni sabato non festivo). Dal 14 dicembre la terza dose verrà fatta anche nel Centro medico fisioterapia di Castelfranco (ogni martedì e giovedì non festivo). E dal 15 dicembre al Blue Medical Center di Godega (dal lunedì al sabato, esclusi i festivi).
L'ASSALTO
Per quanto riguarda le code ai centri tamponi, ieri mattina a Conegliano si è dovuto fare i conti con l'improvvisa assenza di due operatori per malattia. «Purtroppo non è stato possibile attivare una delle linee per l'esecuzione dei tamponi - spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl - siamo al limite.
L'ODISSEA
Alla Zoppas Arena ieri alle dieci del mattino erano circa settecento le auto in attesa. Quasi cinque ore per sottoporsi allo screening. Dopo la pausa i tamponi sono ripresi a pieno ritmo, anzi, ad un ritmo mai visto prima. «Mercoledì sera, giorno di festa ci è stato comunicato che non si andava scuola, senza spiegare altro. E ora tutta la classe in coda ad aspettare. Un inferno - Racconta uno dei genitori con due bambini in auto - Altri genitori della classe si sono organizzati trasportando anche i figli degli altri per limitare i disagi . i bambini e gli adulti in auto, con gli adulti che hanno dovuto prendere una giornata libera dal lavoro,(non retribuita) con i problemi di organizzarsi in poco tempo visto che la comunicazione dell'obbligo di fare il tampone ai nostri figli e' arrivata alle 19 di mercoledì. Mi sono messo in coda alle 8 del mattino e sono riuscito ad arrivare a fare il tampone a uno dei miei figli che frequenta l'Istituto comprensivo di Cappella Maggiore. L'altro ho dovuto portarlo con me. Mi chiedo se veramente sia solo questa la strada da percorrere». Verso le 13 il serpentone di auto in via San Giuseppe era arrivato fino alla Pontebbana. Due chilometri e mezzo di auto in attesa.
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Il Gazzettino