PADOVA - Sul fenomeno del negazionismo per Covid-19, «il problema è ricostruire una fiducia tra i cittadini e le istituzioni e anche tra i cittadini e la ricerca...
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«Sono stati dati dall'inizio della pandemia messaggi contraddittori e fuorvianti - ha detto Viola - Quello che dobbiamo fare noi scienziati da un lato è l'autocritica e, dall'altro, dobbiamo limitare i nostri scontri, come abbiamo sempre fatto, al nostro mondo: nei congressi, attraverso le pubblicazioni. Però quando ci confrontiamo con il pubblico dobbiamo cercare di portare un unico messaggio, che è quello della comunità scientifica. Ricordiamoci che quando parliamo non lo facciamo come singoli, ma come rappresentanti di un'intera comunità». Ai negazionisti Viola dice che «il virus c'è, ahimè. Sarebbe bello se non fosse così. Sicuramente la situazione nel nostro Paese è serena e sotto controllo, però in altri Paesi non è così». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino