Zaia: «Veneto in giallo la prossima settimana, se continua così. Rischiamo di farci male. Sarà un 2022 senza nuove tasse»

Il governatore: il Covid vale 1,3 miliardi di spese straordinarie

Il governatore Luca Zaia in Consiglio Regionale del Veneto
VENEZIA - «Siamo ancora in piena pandemia: la settimana prossima potremmo rischiare di passare in zona gialla e dobbiamo tutti essere più prudenti e assumere...

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VENEZIA - «Siamo ancora in piena pandemia: la settimana prossima potremmo rischiare di passare in zona gialla e dobbiamo tutti essere più prudenti e assumere comportamenti virtuosi, altrimenti rischiamo  di farci male». Lo ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia, intervenendo stamani, 29 novembre, al Consiglio regionale, impegnato nella sessione di bilancio. «L'arma più potente che abbiamo - ha proseguito Zaia - sono i vaccini. La campagna vaccinale ha quasi raggiunto l'86% della popolazione. Ci troviamo quindi davanti a uno scenario nuovo: a parità di contagi quotidiani, abbiamo un quarto di ricoveri rispetto al passato. Pur tuttavia, anche la vita amministrativa deve continuare e ci apprestiamo ad approvare il bilancio in uno scenario emergenziale, anche se si sono registrati segnali incoraggianti di una ripresa economica. Lo sforzo fatto non è stato indifferente. Il 'sentiment' delle imprese è ora positivo, anche se ci vuole stabilità dei mercati e libertà di movimento, in un mondo ormai globalizzato, soprattutto con riferimento al Veneto, una regione - ha concluso - molto legata al mercato internazionale».

«Covid, 1.3 miliardi di spese straordinarie»

«Il bilancio che verrà discusso nei prossimi giorni è un documento costruito con coscienza del fatto che siamo ancora nel pieno della pandemia, con 30mila casi in isolamento, mesi difficili da affrontare e scenari in mutazione». Lo ha detto Zaia aprendo i lavori del Consiglio regionale impegnato, a partire da oggi, nella discussione del Documento di Economia e Finanza Regionale, il documento programmatorio triennale alla base della manovra di bilancio che presenta lo scenario complessivo ed organico dei documenti di programmazione (programma di governo, Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, programmazione comunitaria 2021-2027).

Il governatore ha ricordato che solo il Covid «vale circa 1 miliardo e 300 mila euro di spese straordinarie: un impegno finanziario, logistico e gestionale eccezionale. Rispetto all'ultima ondata abbiamo una campagna vaccinale ben avviata che si somma all'antinfluenzale e ai centomila test al giorno di ricerca diagnostica. Sicuramente faremo delle scelte, anche dure, per garantire la presenza dei 1600 sanitari impegnati in queste tre priorità che ci confermano come una delle regioni che sta affrontando meglio la pandemia». 

2022 senza nuove tasse

«Il bilancio di previsione della Regione del Veneto vale 17 miliardi e 178 milioni di euro e intende confermare la strategia che fino ad oggi ci ha consentito di non pesare sui cittadini e sulle imprese venete - ha sottolineato il governatore -. Alla massima efficacia amministrativa, che ci ha contraddistinto in questi anni, affianchiamo un bilancio tax free, che lascia nelle tasche dei veneti circa 1miliardo e 146 milioni di euro».   «È quindi un documento che non introduce nuove tasse e finanzia investimenti che ci permettono di guardare al futuro e alla ripartenza economica, mettendo al centro della politica del fare i grandi temi dell'attualità - ha continuato Zaia -. Dalla viabilità, all'uso dell'idrogeno nel trasporto pubblico locale al PNRR, che destina 1 miliardo e 350 milioni di euro al territorio. Anche la politica di coesione e la PAC, con 75 milioni di euro di cofinanziamento regionale, testimoniano l'impegno del Veneto nel palcoscenico della programmazione internazionale assieme alla grande occasione delle Olimpiadi di Milano e Cortina. Una voce che vale 84 milioni di euro e progetta la rinascita, in chiave sostenibile, della montagna veneta, con investimenti in infrastrutture, la variante di Cortina e Longarone, la riqualificazione di impianti e la valorizzazione dei territori. Un progetto che guarda al futuro e intende sostenere chi vive e lavora nei comuni montani del Bellunese».

 

 

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Il Gazzettino